Stazione spaziale in caduta: rischi (bassi) anche in Abruzzo
La possibile area indicata è molto vasta nel mondo e in Italia è a sud dell'Emilia Romagna. Allerta della Protezione civile dal 28 marzo al 4 aprile. Ecco che cosa bisogna fare in caso di allarme
PESCARA. D'accordo, l'area _ nella fascia - 44°S e +44°N di latitudine _ in cui può cadere qualche frammento della stazione orbitante cinese di cui è stato perso il controllo, è vastissima nel mondo. Ma in questa area un piccolo punto è rappresentato dall'Itallia e in questo piccolo punto c'è l'Abruzzo. Per questo la Protezione civile ha diramato l'allarme anche alla nostra Regione. Le probabilità d'imbattersi in un detrito dal cielo sono molto basse, ma non si mai. Perché, fa sapere la Protezione civile nazionale a quella regionale, il raggio d'impatto include anche zone di Stati Uniti, Brasile, India, Cina e Italia e "la parte d’Italia interessata è quella centro-meridionale, che parte più o meno dall'Emilia Romagna e va verso il sud" , viene specificato. E' stato calcolato che eventuali frammenti della "Tiangong 1" che resisteranno all’attrito con l’atmosfera possono raggiungere la Terra tra il 28 marzo e il 4 aprile. In questo caso che cosa bisogna fare?
La Protezione Civile ricorda che proprio perché si tratta di eventi molto rari non esistono comportamenti di autotutela codificati in ambito internazionale da adottare. "Pur nell’incertezza connessa alla molteplicità delle variabili", fornisce alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di autoprotezione qualora si trovi nei territori potenzialmente esposti all’impatto:
_ è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti. Si consiglia, comunque, di stare lontani dalle finestre e porte vetrate;
_ i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;
_ all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti;
_ è poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell'impatto;
_ alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero sopravvivere all'impatto e contenere idrazina. Si consiglia, in linea generale, che chiunque avvistasse un frammento, senza toccarlo e mantenendosi a un distanza di almeno 20 metri, dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità.