ABRUZZO
Superbonus, a Teramo c'è l'accordo per la cessione dei crediti fiscali
Accordo tra Ance e Confindustria per la creazione di una borsino che garantisca sia il cedente che il cessionario
TERAMO. Mentre tutti - compreso il governo - stanno cercando di capire come disincagliare i crediti fiscali fermi, in Abruzzo c’è qualcuno che trova il modo per smuovere il mercato edilizio e lo fa creando un "borsino" che garantisca sia il cedente che il cessionario.
Ci hanno pensato Ance (Associazione costruttori) e Confindustria Teramo che il prossimo 28 febbraio siglano un accordo a Mosciano Sant’Angelo per favorire la cessione dei crediti fiscali derivanti da bonus edilizi tra le imprese aderenti alle due Associazioni, senza intermediari e con l’assistenza di operatori professionali qualificati.
In una nota congiunta le associazioni dei Costruttori edili e degli Industriali ricordano che le numerose modifiche normative sul Superbonus e i provvedimenti e le interpretazioni dell’Agenzia delle Entrate e del ministero delle Finanze hanno fortemente ridotto la circolazione dei crediti fiscali e l’interesse degli intermediari finanziari. Il Decreto 11 dello scorso 16 febbraio ha definitivamente compromesso i Bonus Edilizi eliminando lo sconto in fattura e la cessione del credito. Si è creata così una grande difficoltà perché non è stato risolto il problema dei crediti fiscali incagliati e la programmazione dei nuovi lavori diventa pressoché impossibile.
I cantieri Superbonus in provincia di Teramo sono 737, per un controvalore dichiarato per 1 miliardo e 7 milioni di euro, e i cantieri totali attivi sono 1.423, in calo del 5% rispetto ad ottobre del 2022. Il controvalore totale dei cantieri attivi è di 1 miliardo e 375 milioni di euro.
L'importo medio dei cantieri Superbonus è di 1 milione e 366mila euro ed è un valore particolarmente significativo: è superiore alla media nazionale per il cumulo del contributo per la Ricostruzione post sisma con le detrazioni fiscali. In provincia di Teramo si è fatto maggiore ricorso a interventi di Sismabonus, contrariamente ad altre zone del Paese in cui si è intervenuti prevalentemente con l’Ecobonus. Il Superbonus rappresenta pertanto il 53% dei cantieri attivi ma il 73% del valore di commessa.
Risultano crediti incagliati e illiquidi a carico delle imprese teramane per 161 milioni e 975mila euro, di cui circa 70 milioni sono riferibili alle imprese ANCE. Sono circa 150 le imprese in sofferenza in tutto il territorio provinciale.
Il presidente di Confindustria Teramo Lorenzo Dattoli spiega che le imprese associate sono disposte a mettere a disposizione le proprie capacità finanziarie nell’acquisizione dei crediti fiscali per scontarli successivamente attraverso il modello F24, con le tasse ed i contributi sociali.
Il presidente dell'Ance Ezio Iervelli conclude affermando che al blocco dell’acquisto dei crediti da parte delle banche «rispondiamo con una intesa che auspichiamo possa tradursi in una opportunità per i nostri associati».