Teramo, distrutte le bici dell’eco-giunta
I vandali nella notte hanno reso inutilizzabili le biciclette imposte dal sindaco Maurizio Brucchi ai consiglieri per lanciare l'amministrazione ecocompatibile
Distrutte le bici del sindaco Brucchi. Prese a calci, piegate, danneggiate nelle rastrelliere davanti al Comune e in piazza San Francesco. E' accaduto durante la notte a poche ore dal primo giorno dell'operazione "bici condivise" voluta dal primo cittadino che, martedì scorso, a Bruxelles, ha rilanciato l'idea dell'ecogiunta e della città delle due ruote.
FOTO Distrutte le bici dell'ecogiunta
Ma questa mattina Brucchi ha ritrovato le sue biciclette fatte a pezzi con i sellini gettati davanti alla porta del Comune. "Sono dei vigliacchi, non meritano di essere chiamati teramani, non voglio essere il sindaco di questi personaggi", è stato il commento a caldo di Brucchi davanti allo scempio.
Appena qualche giorno fa la sua idea di mettere da parte l'auto blu e di far salire in bicicletta i dieci assessori insieme all'iniziativa di creare un parco bici per i cittadini, ciascuno dei quali avrebbe potuto acquistare una tessera del costo di 10 euro, aveva fatto il giro d'Italia. La notizia lanciata dai siti del Centro e di Repubblica era stata ripresa anche dal TG1.
Brucchi era entusiasta di questa involontaria pubblicità sulla sua iniziativa. Non si aspettava tanto interesse dopo che per un anno il progetto di ecogiunta aveva stentato a decollare. La contestazione lo ha però gelato. Così, davanti a quei mezzi ormai inutilizzabili, ha sfogato tutta la sua rabbia. E già si raccolgono i primi commenti di delusione da parte di numerosi teramani che avrebbero voluto affittare le due ruote. Ma il sindaco non si scoraggia e per domani rilancia comunque l'iniziativa bici in città invitando tutti i cittadini e i bambini teramani a presentarsi in piazza Martiri in sella alle proprie biciclette.
FOTO Distrutte le bici dell'ecogiunta
Ma questa mattina Brucchi ha ritrovato le sue biciclette fatte a pezzi con i sellini gettati davanti alla porta del Comune. "Sono dei vigliacchi, non meritano di essere chiamati teramani, non voglio essere il sindaco di questi personaggi", è stato il commento a caldo di Brucchi davanti allo scempio.
Appena qualche giorno fa la sua idea di mettere da parte l'auto blu e di far salire in bicicletta i dieci assessori insieme all'iniziativa di creare un parco bici per i cittadini, ciascuno dei quali avrebbe potuto acquistare una tessera del costo di 10 euro, aveva fatto il giro d'Italia. La notizia lanciata dai siti del Centro e di Repubblica era stata ripresa anche dal TG1.
Brucchi era entusiasta di questa involontaria pubblicità sulla sua iniziativa. Non si aspettava tanto interesse dopo che per un anno il progetto di ecogiunta aveva stentato a decollare. La contestazione lo ha però gelato. Così, davanti a quei mezzi ormai inutilizzabili, ha sfogato tutta la sua rabbia. E già si raccolgono i primi commenti di delusione da parte di numerosi teramani che avrebbero voluto affittare le due ruote. Ma il sindaco non si scoraggia e per domani rilancia comunque l'iniziativa bici in città invitando tutti i cittadini e i bambini teramani a presentarsi in piazza Martiri in sella alle proprie biciclette.
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