Teramo, il rettore annulla il convegno della vergogna
"Dalla grande calamità una valanga di opportunità", con la foto di Rigopiano in locandina. Dopo la rivolta dei social e del comitato vittime, l'intervento di D'Amico
TERAMO. Annullato il convegno con il titolo che ha fatto indignare mezzo Abruzzo: lo ha deciso il rettore dell'Università di Teramo Luciano D'Amico con una nota inviata pochi minuti fa dal suo ufficio stampa. "Nella assoluta certezza che gli organizzatori del convegno mai avrebbero voluto mancare di doveroso rispetto alle vittime dei recenti eventi calamitosi, consapevole che il titolo erroneamente assegnato all’iniziativa lascia spazio a equivoci irriguardosi, il Rettore, su richiesta dei responsabili dell’iniziativa, ha disposto l’annullamento della giornata di studi, giornata sin dall’inizio finalizzata esclusivamente alla presentazione di una ricerca sul fenomeno valanghe nell’intera area del Gran Sasso attraverso la mappatura degli eventi verificatisi lo scorso inverno. Lo spirito dell’iniziativa era, per questo motivo, opposto a quello desumibile dalla infelice titolazione, essendo orientato a evitare il ripetersi di eventi calamitosi attraverso una migliore conoscenza del contesto in cui questi possono verificarsi. In ogni caso, il Rettore, alla luce dell’incolpevole equivoco che vede coinvolta suo malgrado l’Università degli Studi di Teramo, si scusa per quanto accaduto".
Stop al convegno dunque, che già stamattina aveva provocato sgomento e rabbia sui social per il titolo: "Dalla grande calamità una valanga di opportunità". Tra gli enti patrocinatori risultavano, oltre all'Università, la Regione Abruzzo, l'Istituto Zooprofilattico e la Fondazione Gran Sasso. Il presidente della giunta regionale D'Alfonso, invitato per i saluti insieme al rettore Luciano D'Amico, al sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, al presidente della Provincia di Teramo Renzo Di Sabatino e alla direttrice dello Zooprofilattico Manola Di Pasquale, ha per primo stigmatizzato con una nota il titolo dato al convegno:
"Non sarò presente al convegno “Dalla grande calamità una valanga di opportunità” previsto domani a Teramo poiché non risultano inviti in questo senso alla mia segreteria né richieste di patrocinio alla struttura di Presidenza. Tra l’altro - scrive Luciano D'Alfonso -, domani sarò impegnato a Roma in una serie di appuntamenti istituzionali calendarizzati da tempo, primo tra i quali quello in Conferenza delle Regioni alle ore 8,30 cui seguiranno un incontro con i vertici di Enel alle ore 12,30 e la partecipazione alla Cabina di coordinamento per la ricostruzione alle ore 15. Stigmatizzo il titolo dato all’incontro, che mantiene sanguinante una ferita dolorosissima. Le parole a volte sono sassi, anche se involontari".
Indignato anche il portavoce del comitato vittime dell'Hotel Rigopiano di Farindola Gianluca Tanda: «Siamo assolutamente indignati, ci sono familiari di alcune vittime che mi hanno chiamato piangendo. Inizialmente pensavo fosse uno scherzo e quando ho visto i simboli di tutte le istituzione ho fatto fatica a crederci. Mi è sembrato di risentire le risate di quegli affaristi che si fregavano le mani quando ci fu il terremoto del 2009 a L'Aquila», ha concluso Tanda.
Durissima la reazione di Elena Pesce sul suo profilo Facebook, il cui post è stato condiviso anche da Augusto De Sanctis del Forum dell'acqua: "ASSASSINI: PRIMA LI FATE MORIRE CON I FATTI ADESSO CON LE PAROLE", scrive su Fb. "Leggendo i nomi degli intervenuti la cosa non mi sorprende. Il MasterClan è fatto di padrini, di prescritti, di persone che offendono la categoria umana anteponendo il malaffare alla vita degli uomini, di amministratori che macchiano indelebilmente di sangue innocente il nostro bellissimo ed amico territorio, di ignoranti, di rappresentanti delle istituzioni che scappano dal confronto con i cittadini che denunciano, dati alla mano, incidenti, ritardi ed omissioni. Questa macabra riunione merita una LEZIONE in materia di "rispetto": chi vuol dargliela conosce luogo ed ora. Spero in tanti. IL NOSTRO PENSIERO VA ALLE VITTIME ED AI LORO FAMILIARI... con i quali non mi sono sentita di condividere. Dico alle istituzioni che è ora di lasciarli in pace stretti nel loro dolore". Numerosi i commenti negativi che seguono il post, e che stanno convincendo autorità e invitati a non aderire al convegno. Alle 14,30 la notizia ufficiale dell'annullamento da parte del rettore Luciano D'Amico.