Ricercatori dell'IZS di Teramo impegnati nello studio del Covid 19 e delle sue varianti (foto Luciano Adriani)

CORONAVIRUS / LA RICERCA

Test dell’Istituto zooprofilattico: il vaccino batte la variante Delta

D’Alterio, direttore dell’Izs di Teramo, svela in anteprima i risultati dello studio, annuncia la scoperta di nuovi casi e avverte: "Solo le due dosi ci salvano la vita"

TERAMO. La variante Delta non batte il vaccino. Parola di ricercatore abruzzese. I risultati dei test eseguiti dall'Istituto Zooprofilattico di Teramo, che il Centro è in grado di dare in anteprima, confermano l'efficacia del vaccino sulla variante per ora più temuta del Covid19. I risultati di questi studi mirati hanno un effetto duplice: sono rassicuranti e fungono, allo stesso tempo, da stimolo per chi tarda a proteggersi contro il virus e le sue mutazioni che stanno diventando prevalenti anche in Abruzzo.

Nicola D’Alterio, direttore generale dell’Istituto zooprofilattico di Teramo, con l’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì

In altre parole: la campagna vaccinale è l'arma più efficace per battere la Delta. A dirlo è Nicola D'Alterio, direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e del Molise, uno dei centri che esegue più sequenziamenti in Italia, oltre che il primo a scoprire la variante inglese e tra i primi a individuare quella brasiliana.
In sintesi, secondo D'Alterio, il vaccino non può ancora azzerare i contagi, ma certamente impedisce che le persone contagiate possano accusare sintomi gravi e finire in ospedale. E questo vale per tutte le varianti finora conosciute.

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