«Trasporti, la fusione va fatta subito»
Mercoledì consiglio regionale straordinario. Il capogruppo Pd D’Alessandro: Chiodi dica se vuole ancora l’azienda unica
PESCARA. La maggioranza stenta a partorire la riforma del Tpl (Trasporto pubblico locale) in Abruzzo. Lo afferma il Pd che, per questo, chioede che il presidente della Regione, Gianni Chiodi, si presenti in aula mercoledì prossimo, nel corso del Consiglio straordinario convocato proprio per discutere di questo problema. I consiglieri regionali del Pd, Claudio Ruffini e Camillo D’Alessandro chiediono che Chiodi spieghi che ne è stato del progetto di fusione, in una sola azienda, delle tre società di trasporto pubblico regionali: l’Arpa, la Gtm di Pescara e la Sangritana di Lanciano.
«L’Abruzzo», sostiene D’Alessandro, capogruppo del Pd in consiglio regionale, «è in ritardo sulla riforma dei trasporti e senza la nostra richiesta di un Consiglio straordinario, della riforma dei trasporti se ne sarebbe riparlato direttamente ad ottobre. Tutto questo dimostra che la maggioranza stenta nel rispettare gli adempimenti che si era data. Questa riforma è al contrario la priorità dell’agenda regionale e Chiodi deve dirci cosa vuole fare».
Sono saltate due date che avrebbero dovuto scandire i tempi della riforma. Finora, infatti, la giunta regionale non ha presentato alcun progetto di fusione dei trasporti, così come si era impegnata a fare entro il 30 giugno scorso; né un documento di programmazione degli interventi necessari per attuare la riforma del Tpl in Abruzzo (la scadenza prevista era il 30 aprile 2012).
«Chiodi», aggiunge Ruffini, «deve mettere attorno a un tavolo la sua maggioranza e superare ostacoli ed impedimenti da qualunque parte vengano. Bisogna approvare in fretta questa riorganizzazione considerando e mettendo al primo posto i bisogni di mobilità dei cittadini e il mantenimento dei livelli occupazionali. Dopo averla definita una riforma epocale, ci sembra che lo stesso presidente sia sempre meno convinto di questa riorganizzazione».
«Il governatire», prosegue D’Alessandro, «si era impegnato a relazionare sulla riforma entro il 30 giugno 2012, per questo abbiamo chiesto che venga depositato e discusso in consiglio regionale il progetto di fusione delle aziende di trasporto regionali, così come aveva deciso lo stesso consiglio regionale . La fusione rappresenta una occasione di crescita irripetibile per il settore dei trasporti , il quale in un momento di grande difficoltà potrebbe contribuire ad uno sviluppo importante dei territori».
«Assieme alla riforma delle società», conclude Ruffini, «vorremmo discutere anche dell’organizzazione dei bacini di traffico. Finora siamo fermi a una bozza della maggioranza che definisce ambiti in modo disomogeneo e penalizzante».
(g.d.t.)
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