ABRUZZO
Turismo, nasce il condhotel: albergo e casa insieme
La giunta regionale vuole autorizzare fino al 40 per cento di ristrutturazioni, trasformazioni e ampliamenti. E per B&B e altre residenze è previsto il codice identificativo regionale (Cir)
PESCARA. Nasce il condhotel in Abruzzo. Gli alberghi possono trasformare una quota delle stanze, non superiore del 40%, in unità immobiliari autonome con destinazione residenziale, dotate di servizio autonomo di cucina. È quanto prevede l’atto approvato in giunta regionale per stabilire le modalità per l’avvio dell’attività di condhotel. Secondo l’assessore regionale al Turismo Mauro Febbo "è un’opportunità utile a favorire gli investimenti volti alla riqualificazione e sicurezza degli esercizi alberghieri esistenti".
La norma viene applicata agli esercizi alberghieri esistenti, e si applica, pertanto, sia agli hotel che alle residenze turistico alberghiere (Rta). In sostanza la legge autorizza la ristrutturazione delle strutture ricettive ed il loro ampliamento con la differenziazione dell’offerta turistica.
La giunta ha anche approvato una delibera con la quale viene istituita la disciplina del codice identificativo regionale (Cir) per le strutture ricettive turistiche. I titolari delle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, B&B e i soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare e i soggetti che gestiscono portali telematici sugli immobili, sono tenuti a pubblicare il codice identificativo nelle comunicazioni sull'offerta e la promozione. Il Cir è acquisibile dai gestori all’ottenimento delle credenziali di accesso al sistema informativo turistico della Regione (Sitra).