Tv digitale in Abruzzo, via il 7 maggio tra i disagi

Problemi per l'uso delle antenne di San Silvestro a Pescara. C'è un ricorso al Tar della Rai: la televisione considera non buona la frequenza che le è stata assegnata sul canale 35

PESCARA. Incrociamo le dita. Il 7 maggio parte in Abruzzo lo smantellamento della rete televisiva analogica che sarà sostituita con la rete digitale. L'operazione inizia dalla provincia di Chieti il 7 e 8, prosegue con Pescara l'8, poi toccherà a Teramo il 10 e all'Aquila il 15.

In vista di questo appuntamento gli operatori televisivi, pubblici e privati, non sono affatto tranquilli e la Rai ha fatto ricorso al Tar perché considera non buona la frequenza che le è stata assegnata sul canale 35. Motivi ne avrebbe, considerando che in Piemonte a un anno dallo "switch off" ci sono ancora 500mila famiglie che non vedono il Tg3 regionale (in Abruzzo va meglio a Mediaset che si sarebbe assicurata frequenze migliori). A rischio ricezione sono soprattutto le aree interne collinari, dove il segnale potrebbe risultare oscurato o subire interferenze dai segnali di altre regioni o dei paesi dell'altra sponda dell'Adriatico.

Altri disagi, di più facile soluzione, riguarderanno gli utenti più anziani, tradizionalmente i maggiori consumatori di televisione, che potranno avere difficoltà a sintonizzare il decoder, mentre non ci saranno problemi per chi ha già uno schermo piatto di ultima generazione che ha il decoder con la sintonizzazione automatica.

Occhio però alla data di installazione dell'antenna. I tecnici ritengono che il 15-20% delle antenne sistemate sui tetti abruzzesi dovranno essere sostituiti per ottenere la ricezione ottimale del segnale. Regione e Corecom (il Comitato regionale per la comunicazione presieduto da Filippo Lucci) hanno firmato la scorsa settimana un protocollo con le associazioni dei consumantori e con le associazioni artigiane Cna e Confartigianato per garantire un codice etico di comportamento da parte degli antennisti e un tariffario certificato.

Un problema più serio per lo switch-off abruzzese è certamente quello delle antenne di San Silvestro. Le antenne non sono più autorizzate a trasmettere dal 2008 dopo i ricorsi dei residenti. Il presidente del Corecom Lucci dice di essere «molto preoccupato», perché «dalla riunione che c'è stata la scorsa settimana con il ministero è venuta la decisione di convocare un tavolo tecnico il 15 maggio, per cui desumo che nel frattempo lo switch off avverrà su San Silvestro in attesa di trovare altre soluzioni».

Il problema è che il sito di San Silvestro non potrebbe essere utilizzato, visto che da gennaio scorso non è più censito nel piano nazionale delle frequenze. La soluzione alternativa di cui si è parlato è una piattaforma a mare avrebbe bisogno di una gestazione lunga, almeno 18 mesi. Ma la soluzione non piace alle imprese televisive, perché è di difficile gestione e comporterebbe lo spostamento di una parte delle antenne abruzzesi oggi orientate sulla collina pescarese.

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