Tv, l'Abruzzo passa al digitale terrestre

Entro il 15 spenti i ripetitori col segnale analogico, la televisione si vede solo col decoder

PESCARA. Parte oggi in Abruzzo il passaggio della tv dall'analogico al digitale. L'operazione inizia oggi dalla provincia di Chieti, nella quale si completerà domani. Domani si prosegue con Pescara, poi toccherà a Teramo il 10 e all'Aquila il 15. Il passaggio non avverrà senza timori.

Dopo aver schivato il primo rischio, il decreto del Tar Lazio che imponeva il blocco del passaggio, ora il problema è la qualità e la completezza della ricezione. A rischio sono soprattutto le aree interne collinari, dove il segnale potrebbe risultare oscurato o subire interferenze dai segnali di altre regioni o dei paesi dell altra sponda dell Adriatico.

Altri disagi, riguarderanno gli utenti più anziani, che potranno avere difficoltà a sintonizzare il decoder, se non hanno un televisore di ultima generazione, mentre non ci saranno problemi per chi ha già uno schermo piatto con il decoder con la sintonizzazione automatica.

Sul decoder però bisogna stare attenti. Secondo gli esperti Rai molti di quelli in vendita a basso costo non rispondono agli standard minimi e possono presentare problemi di ricezione. Il consiglio è di scegliere quelli dotati di bollino "Dgtvi", certificazione che garantisce qualità e funzioni minime (costo medio 25-50 euro). I cittadini residenti in zone non coperte da segnale digitale potranno usufruire delle trasmissioni satellitari, attraverso la piattaforma TivùSat. Gli esperti Rai, inoltre, invitano gli utenti a ripetere più volte la sintonizzazione dei canali, a partire dal giorno dello switch off. Per informazione e assistenza in fase di installazione del decoder è possibile contattare il numero verde del ministero dello Sviluppo economico 800.022000.

Un altro problema potrebbe riguardare l'antenna.

I tecnici ritengono che il 15-20% delle antenne sistemate sui tetti abruzzesi dovranno essere sostituiti per ottenere la ricezione ottimale del segnale. Si parla suprattutto di antenne con oltre 30 anni di vita. Regione e Corecom (il Comitato regionale per la comunicazione presieduto da Filippo Lucci) hanno firmato la scorsa settimana un protocollo con le associazioni dei consumantori e con le associazioni artigiane Cna e Confartigianato per garantire un codice etico di comportamento da parte degli antennisti e un tariffario certificato. Un problema più serio per lo switch-off abruzzese è certamente quello delle antenne di San Silvestro. Le antenne non sono più autorizzate a trasmettere dal 2008 dopo i ricorsi dei residenti. La soluzione alternativa di cui si è parlato è una piattaforma a mare avrebbe bisogno di una gestazione lunga, almeno 18 mesi. Ma la soluzione non piace alle imprese televisive, perché è di difficile gestione e comporterebbe lo spostamento di una parte delle antenne abruzzesi oggi orientate sulla collina pescarese.

I residenti hanno già annunciato la ripresa delle proteste. Il direttore del digitale terrestre Rai Luca Balestrieri ha voluto rassicurare tutti: «Con il passaggio al digitale diminuirà drasticamente il livello di emissioni radioelettriche».

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