Una vendemmia d’oro in Abruzzo, e il caldo dà una mano
Le cantine raccolgono i grappoli in anticipo per esaltarne la freschezza. Segnali positivi: dopo 6 anni Tollo aumenta il numero di litri e bottiglie vendute
PESCARA. Una vendemmia di qualità elevata e con quantità di uva maggiore rispetto allo scorso anno: partono da qui le previsione della raccolta 2015 in Abruzzo.
Il caldo anomalo di questi giorni sta facendo risentire i suoi effetti sulla trasformazione in vino di quelle uve bianche (Trebbiano, Cococciola, Passerina) che ancora sono in fase di raccolta. Il rischio, non così infondato, è che i vini prodotti possono avere un aumento dei gradi alcolici ma una minore freschezza, caratteristiche questa che è particolarmente appetibile dalle nuove tendenze del mercato. Per i rossi invece questo caldo porta senz’altro benefici.
«Si prevede una stagione a cinque stelle» afferma Vincenzo Marchioli, enologo della cantina Colle Moro di Guastameroli di Frisa «il colore, il grado, tutto fa ben sperare per un’annata da ricordare. Inoltre, e non è da sottovalutare, l'optimum si sta raggiungendo nella gran parte del territorio, non è cioè a macchia di leopardo».
Il caldo prolungato ha portato anche un anticipo della raccolta delle uve di Montepulciano che già hanno raggiunto l'ideale di maturazione. Le prime uve dei rossi arriveranno in cantina già all'inizio della prossima settimana con un anticipo di una quindicina di giorni rispetto al solito calendario delle raccolte.
Brinda alla vendemmia anche Cantina Tollo, una della maggiori realtà vitivinicole abruzzesi, che ha appena chiuso il fatturato 2014 in crescita del 5% con un un aumento, dopo sei anni, sia del numero dei litri (+1,9%) sia (+ 3,4%) delle bottiglie vendute.
In particolare il fatturato dell'imbottigliato è, secondo i dati della cantina, cresciuto di quasi un milione di euro rispetto allo scorso anno, raggiungendo quota 19.455.000 euro. «Lo sviluppo complessivo delle attività di vendita, gli investimenti tecnologici e l'impegno nella produzione della qualità effettuati ci hanno dato ragione», commenta soddisfatto il presidente Tito Verna
Ed è proprio sulla qualità che in questi giorni si lavora in vigna e in cantina. «Per salvaguardare la qualità organolettica dei bianchi, stiamo cercando di raccogliere i grappoli in anticipo per esaltarne la freschezza», spiega Verna secondo cui per il Montepulciano è ancora presto per dare un giudizio, ma le premesse ci sono tutte per una qualità eccellente. «Di certo», aggiunge Verna, prevediamo il consolidamento dei vini derivanti da viticoltura a basso impatto ambientale e salutistico, come i vini biologici e con soli solfiti naturali, che quest'anno hanno anche ottenuto la certificazione Vegan. Nel 2014, su 13 milioni di bottiglie commercializzate, 140mila riguardavano vini biologici, raddoppiate rispetto allo scorso anno».(cr.re)
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