A24 - A25

Viadotti a rischio e sicurezza autostrade, la Regione alla Consulta 

La giunta impugna la manovrina del governo: il nodo dei 111 milioni per i lavori sulle autostrade. D’Alfonso: rischio aumento dei pedaggi, il testo assegna le risorse all'Anas ma così i lavori li pagheranno gli utenti

L'AQUILA. La Regione proporrà ricorso davanti alla Corte costituzionale contro la parte del decreto 50/2017, la cosiddetta manovrina, che riguarda la messa in sicurezza delle autostrade abruzzesi. Il decreto nell’articolo 52 quinquies dispone che i canoni concessori del 2015 e del 2016 – in tutto 111 milioni 720 mila euro – accantonati da Strada dei Parchi, la società che gestisce le autostrade A24 e A25, siano utilizzati dalla concessionaria per gli interventi urgenti di messa in sicurezza sulle due principali arterie abruzzesi. Ma stabilendo che tale importo sia «di spettanza di Anas spa», alla quale andrà restituito in tre rate annuali, tutte con scadenza 31 marzo, dal 2028 al 2030. La decisione del ricorso è stata presa dalla giunta regionale su proposta del presidente Luciano D’Alfonso. A tal fine, con una delibera approvata ieri, ha conferito apposito incarico al professore Vincenzo Cerulli Irelli e all'Avvocatura regionale. «Il provvedimento si è reso necessario», ha spiegato D'Alfonso, «poiché in una visione che abbia a cuore l'effettiva funzionalità di una infrastruttura di elevato valore strategico, come l'autostrada che collega l'Abruzzo a Roma, le esigenze di sicurezza hanno priorità assoluta, ma devono correlarsi alla sostenibilità delle tariffe a carico degli automobilisti. Il testo normativo - invece di prevedere l'utilizzo delle risorse derivanti dal canone di concessione per il pagamento dei lavori - assegna le risorse stesse all'Anas, con un inevitabile addebito agli utenti dei costi degli interventi; in tal modo la percorrenza dell'arteria autostradale diverrebbe oltremodo onerosa. Non permetteremo», ha concluso il presidente, «che la messa in sicurezza antisismica di A24 e A25 vada a gravare sulle tasche degli abruzzesi».
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