LAVORO
Vigili del fuoco, che passione: in 500mila sognano un posto
Dopo anni di servizio i discontinui hanno ottenuto il riconoscimento di precari «Ora il governo accolga la richiesta di stabilizzazione». L’appoggio della Regione
PESCARA. Inseguono il sogno di indossare un giorno la divisa di vigile del fuoco e di non togliersela il giorno dopo. Sono i precari del 115, circa 500mila in Abruzzo (su 16mila in Italia) che dopo anni di servizio come volontari si aspettano adesso di entrare a far parte di quella grande famiglia che ha dimostrato di non poter fare a meno di loro.
La rivendicazione fa parte della trattativa che il Corpo dei vigili del fuoco ha con il governo e che ha portato allo sciopero proclamato per oggi dai sindacati di base contro il blocco del turn over che paralizza la categoria da 8 anni. Con il conseguente invecchiamento del personale e il costante utilizzo dei lavoratori precari.
Nei giorni scorsi l’Abruzzo ha ospitato un forum di discussione, al centro congressi dell'Arca, a Spoltore. La questione dei volontari affiancati ai permanenti per sopperire alle carenze di personale è stata affrontata in tutti suoi aspetti. E alla fine ai volontari è stato riconosciuto lo status di precari. «Grazie all’intervento di numerose personalità politiche di vari schieramenti», spiega il referente regionale Abruzzo dell'Associazione nazionale discontinui (And) dei vigili del fuoco, Carlo Ciccocioppo, «ci sono stati pareri favorevoli in Prima commissione Affari costituzionali della Camera, con l'impegno a suddividere la categoria in due liste separate. Ai cosiddetti “Discontinui” viene riconosciuto lo status di precari e quindi il diritto alla stabilizzazione, mentre per i “Volontari” resta il non rapporto d’impiego col Ministero. La commissione Affari costituzionali del Senato ha, inoltre, impegnato il Governo ad effettuare una procedura di stabilizzazione sulla base della risoluzione 8/00217».
In Abruzzo sono quattro i comandi provinciali, ai quali si aggiungono il distaccamento aeroportuale e il nucleo elicotteri di Pescara e la direzione regionale all'Aquila. Poi ci sono 10 distaccamenti permanenti; a questi si dovrebbe presto aggiungere Penne. Sono infine cinque i distaccamenti costituiti da volontari: Montesilvano, Popoli, Gissi, Cappadocia e Montereale.
L'auspicio è che sia trovata una soluzione definitiva al problema. «Il ministro Marianna Madia, che abbiamo incontrato l’ultima volta due giorni fa, ha a cuore la nostra situazione e proprio a Pescara, lo scorso 24 aprile, ci aveva promesso la risoluzione della questione, fino ad arrivare alla scomparsa di ogni forma di precarietà», ricorda Ciccocioppo: «Altro passo legislativo per la prossima stabilizzazione è il definitivo stanziamento delle risorse necessarie, nella legge di bilancio 2017. Tuttavia, siamo fiduciosi dato che nella legge di stabilità del 2016 sono già state inserite cospicue somme destinate ai vigili del fuoco per il triennio 2016–2019».
Anche il consiglio regionale abruzzese ha approvato in prima commissione Bilancio una risoluzione, a firma del presidente Giuseppe Di Pangrazio e dei consiglieri Sandro Mariani e Lucrezio Paolini, per sostenere lo status dei vigili del fuoco discontinui e volontari. «L’associazione», osserva il referente regionale, «seguirà ogni lavoro che si svolge all’interno del Parlamento fino alla realizzazione di un sogno: quello di indossare la divisa in modo permanente».
Lorenzo Dolce. ©RIPRODUZIONE RISERVATA .
La rivendicazione fa parte della trattativa che il Corpo dei vigili del fuoco ha con il governo e che ha portato allo sciopero proclamato per oggi dai sindacati di base contro il blocco del turn over che paralizza la categoria da 8 anni. Con il conseguente invecchiamento del personale e il costante utilizzo dei lavoratori precari.
Nei giorni scorsi l’Abruzzo ha ospitato un forum di discussione, al centro congressi dell'Arca, a Spoltore. La questione dei volontari affiancati ai permanenti per sopperire alle carenze di personale è stata affrontata in tutti suoi aspetti. E alla fine ai volontari è stato riconosciuto lo status di precari. «Grazie all’intervento di numerose personalità politiche di vari schieramenti», spiega il referente regionale Abruzzo dell'Associazione nazionale discontinui (And) dei vigili del fuoco, Carlo Ciccocioppo, «ci sono stati pareri favorevoli in Prima commissione Affari costituzionali della Camera, con l'impegno a suddividere la categoria in due liste separate. Ai cosiddetti “Discontinui” viene riconosciuto lo status di precari e quindi il diritto alla stabilizzazione, mentre per i “Volontari” resta il non rapporto d’impiego col Ministero. La commissione Affari costituzionali del Senato ha, inoltre, impegnato il Governo ad effettuare una procedura di stabilizzazione sulla base della risoluzione 8/00217».
In Abruzzo sono quattro i comandi provinciali, ai quali si aggiungono il distaccamento aeroportuale e il nucleo elicotteri di Pescara e la direzione regionale all'Aquila. Poi ci sono 10 distaccamenti permanenti; a questi si dovrebbe presto aggiungere Penne. Sono infine cinque i distaccamenti costituiti da volontari: Montesilvano, Popoli, Gissi, Cappadocia e Montereale.
L'auspicio è che sia trovata una soluzione definitiva al problema. «Il ministro Marianna Madia, che abbiamo incontrato l’ultima volta due giorni fa, ha a cuore la nostra situazione e proprio a Pescara, lo scorso 24 aprile, ci aveva promesso la risoluzione della questione, fino ad arrivare alla scomparsa di ogni forma di precarietà», ricorda Ciccocioppo: «Altro passo legislativo per la prossima stabilizzazione è il definitivo stanziamento delle risorse necessarie, nella legge di bilancio 2017. Tuttavia, siamo fiduciosi dato che nella legge di stabilità del 2016 sono già state inserite cospicue somme destinate ai vigili del fuoco per il triennio 2016–2019».
Anche il consiglio regionale abruzzese ha approvato in prima commissione Bilancio una risoluzione, a firma del presidente Giuseppe Di Pangrazio e dei consiglieri Sandro Mariani e Lucrezio Paolini, per sostenere lo status dei vigili del fuoco discontinui e volontari. «L’associazione», osserva il referente regionale, «seguirà ogni lavoro che si svolge all’interno del Parlamento fino alla realizzazione di un sogno: quello di indossare la divisa in modo permanente».
Lorenzo Dolce. ©RIPRODUZIONE RISERVATA .