TURNO DI NOTTE
De Rossi eroe di quelli che non mollano
Daniele De Rossi si ritira. Il calciatore volato in Argentina dopo l’addio alla Roma in giugno, smetterà di giocare e lascerà il Boca Juniors nei prossimi giorni. All’origine della decisione c’è il fatto che i nuovi proprietari della Roma gli vorrebbero affidare un ruolo di dirigente. De Rossi era l’ultimo calciatore in attività della Nazionale campione del mondo nel 2006. Il ricordo di quell’impresa gli assicurerà un posto nella memoria degli appassionati. De Rossi appartiene, però, alla schiatta dei calciatori che non possono contare, per l’immortalità, su giocate indimenticabili come una rovesciata acrobatica o un colpo di testa da altezza siderale. Per tutta la carriera, infatti, ha giocato in quella terra di nessuno interdetta agli eroismi che è la parte centrale del campo. Una landa grigia, abitata da uomini di diverso lignaggio. Lì contano il fiato, la determinazione negli scontri e la capacità di ribaltare un’azione dalla difesa all’attacco. Ma, soprattutto, De Rossi appartiene al ristretto club di quelli che non mollano mai, alimentando lo spirito di corpo di una squadra con il proprio agonismo. E il calcio ha bisogno dell’opaca grandezza di questi campioni più che della gloriosa lucentezza dei fuoriclasse. Sono loro, infatti, la sostanza vitale di ogni comunità. Che sia una squadra di calcio o una nazione, non c’è differenza.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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