E' morto Oliviero Beha, "Zorro" del giornalismo italiano
Nato a Firenze, aveva 68 anni. Il suo esordio in tv con "Va pensiero", poi anche le poesie e i testi teatrali. Il suo ultimo articolo dedicato a Totti
E' morto all'età di 68 anni Oliviero Beha, giornalista, scrittore, conduttore televisivo e radiofonico, da sempre una voce controcorrente. Nato a Firenze il 14 gennaio 1949, Beha aveva iniziato l'attività di giornalista scrivendo tra l'autunno del 1973 e il maggio del 1976 per Tuttosport e Paese Sera da Madrid, e poi come corrispondente da Milano. Due lauree (una in Lettere, con una tesi in Storia Medievale, conseguita in Italia, e l'altra in Filosofia, presa in Spagna), ha lavorato per Repubblica dal 1976 al 1985 occupandosi di sport e società, e nel 1986 inizia la sua avventura televisiva con Andrea Barbato, come conduttore della trasmissione "Va pensiero", contenitore culturale di Raitre. Nell'aprile del 1992 ha dato vita a "Radio Zorro", il programma di Radio Rai più premiato negli ultimi anni. Ma Beha non era solo giornalista e conduttore radiotv, ma anche autore di pregevoli libri, testi teatrali e poesie. A L'Aquila nel 2011 ha vinto il Premio Laudomia Bonanni. Il suo ultimo libro, "Tris", edito da Aracne Edizioni nel 2016, è una raccolta di tre racconti straordinari. Il suo ultimo articolo, pubblicato l'8 maggio sul suo seguitissimo blog (www.olivierobeha.it), lo ha dedicato al caso Totti: "La gestione Totti - E' autolesionismo". Malato da tempo, lascia la moglie Rosalia e i figli Saveria, Germana e Manfredi.