TELECOMUNICAZIONI
Fibercop, piano da 1,4 miliardi per accelerare la fibra
Il Cda vara gli investimenti per il secondo semestre e delinea la macrostruttura organizzativa della società
ROMA. Investimenti di 1,4 miliardi di euro per velocizzare lo sviluppo della rete in fibra ottica. E' la somma messa sul piatto per il secondo semestre 2024 da Fibercop, operatore di infrastrutture di telecomunicazioni, nato solo il 1° luglio a seguito dell'efficacia dello spin-off di Netco da Tim.
Il piano ha ricevuto l'ok dal CdA che ha anche delineato la macrostruttura organizzativa della società. Al presidente Massimo Sarmi sono stati affidati i rapporti con le istituzioni nazionali e internazionali correlati alla disciplina in materia di “golden power” nonché il presidio delle attività che riguardano gli asset rilevanti per la sicurezza nazionale. L’ad Luigi Ferraris è responsabile delle strategie e della gestione industriale della società la cui mission è la trasformazione e l’accelerazione del deployment della rete in fibra ottica, settore nel quale FiberCop è il primo operatore infrastrutturale del Paese.
All’amministratore delegato riportano inoltre le prime linee della nuova struttura organizzativa che vedono, tra gli altri: Andre Rogowski, Chief Financial Officer; Elisabetta Romano, Chief Technology & Operations Officer; Adriano Mureddu, Chief Human Resources Officer; Massimo Bruno, Chief External Relations Officer; Giovanni Venditti, Chief Legal Officer; Simone Bonannini, Chief Commercial Officer e Giovanni Moglia, Chief Regulatory Affairs Officer.
FiberCop si propone come l'infrastruttura di rete più avanzata e capillare a disposizione degli operatori, con oltre 24 milioni di chilometri di fibra ottica e una copertura ultrabroadband (FTTX) superiore al 95% delle linee attive. Con 20mila dipendenti a livello nazionale, offre agli operatori un'ampia gamma di soluzioni innovative e sostenibili con l'obiettivo di accelerare la digitalizzazione del Paese. La società è interamente controllata da un gruppo di investitori guidato da KKR e comprendente il ministero dell'Economia e delle Finanze , una società interamente controllata da Abu Dhabi Investment Authority, CPP Investments ed il fondo infrastrutturale F2i Sgr.