Il lavoro stanca e pure le vacanze brevi

Lavorare stanca. Lo diceva anche Cesare Pavese. Ma, oltre che il lavoro, a sfiancarci sono anche le ferie se troppo brevi. Questa scoperta, seconda per importanza solo a quella dell’acqua calda, è dovuta a uno studio dell’università di Helsinki condotto, a partire dal 1974, su 1.222 uomini. La ricerca apre uno scenario temibile: chi ha sempre avuto l’abitudine di stare in vacanza per meno di 21 giorni, magari spezzati in periodi brevi, ha il 37% di probabilità in più di morire rispetto a chi ha scelto vacanze lunghe. «Non riuscire ad allontanarsi con serenità allo stress quotidiano del posto di lavoro», sostengono i ricercatori finlandesi, «ha annullato qualsiasi beneficio derivante dal mangiare sano, dall’esercizio fisico e dal relax». Come mai? Non ci crederete: perché quelli che non fanno vacanze lunghe tendono a lavorare di più e a dormire di meno. Insomma, sono più stressati e nutrono un po’ di insalubre invidia per i colleghi che invece fanno ferie più lunghe. Se così stanno le cose, non c’è che da augurarsi la disoccupazione. Sarà forse vero che chi non lavora non fa l’amore, come Claudia Mori ammoniva Adriano Celentano, ma di certo campa più a lungo.
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