Influenza, 4 milioni di italiani a letto: non accadeva dal 2004
Il nuovo rapporto epidemiologico a cura dell'Istituto superiore di sanità parla di 13,73 casi ogni mille assistiti, tantissimi i bambini colpiti
ROMA. In Italia l'influenza sta raggiungendo il suo picco. Dall'8 al 14 gennaio 2018 il numero degli italiani colpiti dall'influenza è stato pari a circa 832.000 e gli italiani messi a letto dal virus sono quasi 4 milioni, più precisamente 3.883 mila. E' quanto emerge dal nuovo rapporto epidemiologico Influnet a cura dell'Istituto superiore di sanità e relativo alla seconda settimana del 2018. Insomma, l'influenza continua a diffondersi in Italia ma si registra una lieve flessione della curva epidemica: il che, scrivono gli esperti dell'Istituto superiore di sanità (Iss), "ci fa ben sperare che le ultime due settimane rappresentino il picco epidemico stagionale".
Il numero di casi stimati è ancora da consolidare ma sostanzialmente stabile rispetto alla prima settimana dell'anno, quando i numeri non consolidati parlavano di 802.000 casi, mentre quelli consolidati di 841.800. Il livello di incidenza in Italia, nella seconda settimana del 2018, sulla base delle segnalazioni dei medici sentinella, è ancora "Molto Alto" ed è pari a 13,73 casi per mille assistiti. La fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei cinque anni in cui si osserva un'incidenza pari a circa 30,8 casi per mille assistiti. In tutte le Regioni italiane il livello di incidenza è pari o superiore a dieci casi per mille assistiti tranne in Friuli Venezia Giulia, Veneto e Provincia autonoma di Bolzano. "La circolazione del virus influenzale quest'anno è superiore anche alla pandemia del 2009/10 e paragonabile solo alla stagione 2004/05", spiega Antonino Bella del Dipartimento Malattie Infettive dell'Iss e curatore del bollettino Influnet. "Il contagio è particolarmente aggressivo - chiarisce - anche perché circola molto il ceppo B non contenuto nel vaccino trivalente. E' quindi coperto solo chi ha fatto il quadrivalente e questo varia da regione a regione".