TURNO DI NOTTE
La morte di Lolita e i trucchi del ricordo
È morta a 73 anni, Sue Lyon, l’attrice americana che, quando di anni ne aveva solo 16, interpretò il personaggio di Lolita nel film di Stanley Kubrick. Le foto che sui giornali di questa mattina la ritraggono sono quelle di lei in costume da bagno nella pellicola del 1962 tratta dal romanzo di Nabokov. Di film ne interpretò altri, Sue Lyon, ma tutti poco memorabili e, infatti, cancellati dalla lavagna precaria ma spietata della nostra memoria. Ognuno di noi lascia negli altri un ricordo spesso congelato in un solo momento della nostra vita. Così, per gli altri (per noi), Sue Lyon sarà sempre quella ragazzina con gli occhiali a forma di cuore che prende il sole nel giardino di una casa dell’America profonda di mezzo secolo fa: al di là delle sue intenzioni e contro le sue speranze. E anche l’eredità della nostra vita sarà affidata a momenti che noi stessi non siamo in grado di ricordare né di scegliere ma che si imprimono indelebilmente nella memoria degli altri. Il modo in cui pronunciamo certe parole, il disegno che tracciamo nell’aria con un gesto, l’arco di un nostro sorriso, il tono di una nostra lettera dimenticata sono gli agenti segreti che, scavando nella terra del ricordo altrui, ci assicurano, a nostra insaputa, una eternità fragile e spesso non desiderata.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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