Legge elettorale, emendamento Pd per diminuire i collegi sopranumerari
La proposta a prima firma di Alan Ferrari è di portare da 303 a 232 i collegi uninominali previsti dal testo Fiano. Aggiornamento in Commissione alle 15,30. I sette collegi in Abruzzo
ROMA. Legge elettorale: siamo alle ultime battute. Il Pd ha presentato un emendamento alla legge elettorale a prima firma di Alan Ferrari, per diminuire il numero dei collegi uninominali da 303 previsti dal testo Fiano a 232. In questo modo si risolverebbe il problema dei cosiddetti collegi sopranumerari, cioè i casi in cui i candidati dei partiti più grandi pur risultando primi nei rispettivi collegi, non verrebbero eletti. Su questo è ora in corso la trattativa con gli altri partiti. I lavori della Commissione slittano alle 15,30.
Il testo su cui era stato trovato l'accordo prevede 303 collegi uninominali ma essi non sono maggioritari, bensì hanno un riparto proporzionale: un pò come la vecchia legge del Senato in vigore tra il 1948 e il 1992. Nelle Regioni «monocolore», dove i candidati di un grande partito vincono in molti collegi, qualcuno di essi potrebbe non risultare eletto: infatti tra i vincitori si fa una graduatoria in base alle percentuale di voto ottenuta. È il caso, per esempio, delle Regioni Rosse per il Pd o di alcune Regioni del Sud (Sicilia) per M5s. L'emendamento Ferrari diminuisce il numero dei collegi a 232, quelli del Senato del Mattarellum. In tal modo i collegi sarebbero già definiti, e diminuirebbe la possibilità di collegi sopranumerari. Naturalmente questo porterebbe un simmetrico aumento degli eletti con i listini proporzionali che salirebbero da 303 a 374. I partiti che hanno sottoscritto l'accordo (Pd, M5s, Fi, Lega e Si) stanno ora trattando una intesa su questo punto.
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