Legislatura record: dieci cambi di casacca al mese in Parlamento
I dati di Openpolis: il primato a Compagna con 9 salti di partito, segue Augello con 6. Forza Italia e M5s sono i partiti che hanno perso più deputati e senatori
ROMA. Dieci cambi di gruppo al mese. Questo il dato registrato dall’Associazione Openpolis dall’inizio della legislatura, superiore di due volte a quello riscontrato nella precedente, quando i cambi erano poco più di 4 ogni trenta giorni. Statistiche alla mano sono ben 526 i cambi di casacca che hanno coinvolto 337 parlamentari. Insomma, il 35,47% degli eletti non riesce a mettere radici e di questi il 32,06% sono deputati e il 41,88 senatori. RECORDMAN. Nel solo Senato i 229 casi di cambi di gruppo di appartenenza hanno visto coinvolti 134 senatori. Nella classifica dei migranti la medaglia d’oro va a Luigi Compagna che di “sistemarsi” proprio non ne vuol sapere. Ha infatti lasciato il Gruppo Misto per Grandi autonomie e libertà (Gal) per poi passare ad Ap-Cpe- Ncd, ritornare al Gal, traslocare di nuovo in Ap-Cpe- Ncd, ancora Gal, quindi nei Conservatori e riformisti (Cor), prima di rientrare nel Gal ed infine in Fl (Id- Pl, Pli). Totale: ben 9 cambi casacca. Medaglia d’argento ad Andrea Augello, che di cambi di casacca ne ha totalizzati 6: FI-Pdl, Ap-Cpe- Ncd, Gal, Cor, Gal, Fl (Id-Pl, Pli). Bronzo, invece, a Salvatore Tito Di Maggio con 5: Ci, Pi, Gal, Cor e ritorno nel Gal. Subito fuori dal podio, con 3 cambi ciascuno, Emanuele Bilardi, Lorenzo Battista, Sandro Bondi, Carlo Giovanardi. E va addirittura peggio alla Camera dove 203 deputati hanno sentito “cambiare il vento” addirittura 297 volte. Due i deputati a salire sul gradino del podio con 5 cambi ciascuno: Ivan Catalano (M5S, Ci, Misto, Ci, Misto) e Stefano Quintarelli (Ci, Ds-Cd, Ci, Misto, Ci). Secondo posto con 4 traslochi all’attivo, Adriano Zaccagnini (M5S, Misto, Si-Sel- Pos, Misto, Articolo 1-Mdp), Angela Rosaria Nissoli (Ci, Misto, Ci, Ds-Cd, FI-Pdl), e Luigi Lacquaniti (Si-Sel- Pos, Misto, Pd, Misto, Art.1-Mdp). Terzo posto, con 3 cambi, per Giuseppe De Mita, Angelo Cera, Paola Binetti, Rocco Buttiglione, Giorgio Lainati. EFFETTI DEI FLUSSI. Analizzando gli effetti dei flussi sui gruppi parlamentari a perdere il maggior numero dei membri sia alla Camera che al Senato sono Forza Italia – Il Popolo della libertà, che dall’inizio della legislatura ha visto allontanarsi 41 deputati e 47 senatori, segue il Movimento 5 stelle che chiude in perdita con -2 membri alla Camera e -18 al Senato ed infine Partito Democratico e Lega nord e autonomie che chiudono rispettivamente con -15 e -8 membri tra i due rami del Parlamento. Delle migrazioni dei parlamentari hanno invece beneficiato, alla Camera, Articolo 1-Mdp che ha conquistato 43 membri, il Gruppo Misto che chiude con +32 e Alternativa popolare-Centristi per l’Europa-Ncd che ha visto entrare 24 membri. Seguono poi Scelta civica-Ala- Maie con +14 deputati ed, infine, Democrazia solidale-Centro Democratico (+13) e Fratelli d’Italia - Alleanza Nazionale (+11). Per quanto riguarda la situazione al Senato, chiudono in positivo Alternativa Popolare-Centristi per l’Europa–Ncd, con +23 membri, e Articolo 1-Mdp che acquistano 16 senatori. A seguire Ala-Scelta Civica (+14); Gruppo Federazione della Libertà (+10); per le Autonomie (Svp-Uv- Patt-Upt)- Psi-Maie (+9); Gruppo Misto (+8); Grandi Autonomie e Libertà (+7).