LA PRIMA PROVA

Maturità, è il giorno del ritorno degli scritti: in Abruzzo esami per 11mila

Oggi il tema di italiano, 500mila studenti in aula. ll ministro dell’Istruzione Bianchi: «Abbiate entusiasmo» 

PESCARA. Dopo due anni nei quali i maturandi sono stati alle prese con un solo maxi orale, a causa della pandemia, tornano gli scritti all'esame di Stato 2022. In Abruzzo sono 11mila gli studenti protagonisti: 2.850 pescaresi, 2.337 teramani, 2277 aquilani e 3.262 teatini. Gli studenti quest'anno chiedevano un esame «light» ma la scelta del ministero dell'Istruzione - giustificata dalla continuità didattica che è stata praticamente piena - ha voluto cominciare a riallineare la prova a quanto prevedono le norme ufficiali. E dunque per gli oltre 500mila candidati si parte questa mattina alle 8,30 con una prima prova scritta, Italiano, predisposta su base nazionale. Sono proposte sette tracce di tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.

Il 23 giugno si svolge poi la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che riguarda una disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. Quest'anno la prova viene predisposta dai singoli istituti, che possono così tenere conto di quanto effettivamente svolto dai ragazzi durante l'anno scolastico. È previsto, infine, il colloquio, che si apre con l'analisi di un materiale scelto dalla commissione: un testo, un documento, un'esperienza, un problema, un progetto.

Quest'anno le commissioni sono 13.703, per un totale di 27.319 classi coinvolte. Il 96,2% dei candidati è stato ammesso agli esami, dunque non ce l'ha fatta 1 su 26 anche se i numeri sono molto diversi da regione a regione: i migliori sono gli studenti veneti, con il 97,2%, è andata peggio di tutti invece ai ragazzi sardi: solo il 91,7% è stato ammesso alle prove che iniziano oggi.

Una volta ammessi, almeno negli ultimi anni, la percentuale di studenti fermati a un passo dal traguardo è stata a dir poco simbolica: lo 0,2% nel 2021, lo 0,5% nel 2020 (quando però furono tutti ammessi alla prova finale), lo 0,3% nel 2019, lo 0,4% nel 2018 e lo 0,5% del 2017. La valutazione finale resta in centesimi.

Al credito scolastico è stato attribuito fino a un massimo di 50 punti. Per quanto riguarda le prove scritte, a quella di Italiano vengono attribuiti fino a 15 punti, alla seconda prova fino a 10, al colloquio fino a 25. Si può ottenere la lode.

«L'esame di Stato è un importante momento di passaggio, va vissuto con entusiasmo. Siamo al vostro fianco. Abbiate fiducia nelle vostre capacità», ha detto il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi rivolto agli studenti. Il ministro ha ricordato che oltre 50 anni fa, quando sostenne lui l'esame, scelse un tema di storia e si diplomò con 56/60.

I ragazzi intanto, tra ripassi forsennati, riti portafortuna, fioretti, pellegrinaggi religiosi, bracciali e anelli che «portano bene», danze e gesti propiziatori, sperano di riuscire a dormire qualche ora nella famigerata «notte prima degli esami». E la maggior parte è convinta che l'argomento della prima prova scritta riguarda l’attualità: per il 48% - stando a un sondaggio - la guerra è la traccia più gettonata.