Raymond Poulidor, ciclista francese, è morto a 83 anni

TURNO DI NOTTE

Poulidor e la solitudine dei numeri due 

È morto Raymond Poulidor, ieri. Il campione francese di ciclismo aveva 83 anni. Grande scalatore, Poulidor era noto come l'eterno secondo, non avendo mai vinto il Tour de France e non avendo neppure mai indossato la maglia gialla, dal 1962 al 1976. Poulidor, invece, deteneva il record dei secondi posti sul podio del Giro di Francia. È un destino strano ma non sempre solo doloroso quello che inchioda una persona al ruolo di vice campione. Prima di lui, sempre nel ciclismo, c’era stato un altro famoso Signor Numero Due: Gaetano Belloni che aveva dovuto vedersela con Costante Girardengo, un eterno primo. L’erba dolceamara dei numeri due alligna da sempre anche fuori dal giardino dello sport. Viene da pensare a Edwin Aldrin che dovette cedere il passo a Neil Armstrong sulla passerella della fama eterna donata al primo uomo a mettere piede sula Luna. È una forma diversa di eroismo quella di cui danno prova i Secondi. A suscitare ammirazione è la loro pertinacia nello sforzo, sebbene siano condannati ad assaporare solo le briciole del banchetto della gloria. Il peso della sconfitta che li relega al ruolo di comprimari è come se fosse alleggerito dal loro caparbio tentativo di modificare il sentiero già tracciato dalla sorte, un dono doloroso, ma inspiegabile e prezioso come la vita stessa.
©RIPRODUZIONE RISERVATA