Strage di Barcellona, ucciso il killer della Rambla: lo ha riconosciuto una donna
Younes Abouyaaqoub freddato dalla polizia catalana a Subirats mentre fuggiva con una cintura esplosiva falsa attorno al corpo. Prima di morire ha invocato Allah
Finisce la fuga di Younes Abouyaaqoub, il 22enne di origine marocchina ritenuto l’autore della strage di Barcellona: il terrorista è stato ucciso dalla polizia catalana a Subirats (Alt Penedès), 50 chilometri da Barcellona, presso un distributore di benzina sulla strada che va da Gelida a Sant Sadurnì d’Anoia. Secondo un testimone, prima di essere colpito avrebbe gridato “Allah Akbar”. Gli artificieri del Tedax hanno utilizzato un robot anti-bomba per compiere verifiche sulla cintura esplosiva che aveva sul suo corpo. Dopo qualche minuto la cintura esplosiva è risultata fasulla. Secondo la ricostruzione de La Vanguardia, l’uomo sarebbe stato riconosciuto nel primo pomeriggio da un’abitante del luogo mentre si aggirava tra le case. Quando la donna gli ha domandato cosa stesse facendo, Abouyaaqoub è scappato in direzione dei vigneti e la donna ha allertato le autorità. Le forze di sicurezza hanno rapidamente circondato la zona e, dieci minuti dopo, intercettato il fuggitivo.
Le autorità avevano esteso le ricerche a tutta Europa. “E’ pericoloso e forse armato“, aveva fatto sapere la polizia catalana. Era lui l’ultimo membro della cellula dei “jihadisti ragazzini” ancora latitante. D’altra parte già nelle scorse ore era emerso che il gruppo di terroristi aveva contatti con tutta Europa. E’ di oggi, per esempio, la notizia pubblicata da Le Parisien che la Audi A3 usata nel secondo attacco in Catalogna, a Cambrils, era stata fotografata da un autovelox nella regione parigina dell’Ile-de-France circa una settimana prima degli attentati. “Secondo fonti concordanti – aggiunge comunque il quotidiano francese – al momento le indagini non hanno stabilito nessun legame operativo con la Francia. Potrebbe trattarsi di un semplice transito su un tragitto più lungo”.
Il bilancio ufficiale delle vittime collegate alla strage di Barcellona sale quindi a 15 vittime, ha detto oggi il ministro degli Interni catalano Joaquim Font. La polizia ha infatti stabilito che Pau Perez, il giovane trovato morto all’interno di un’auto che aveva forzato un posto di blocco sulla Meridiana poco dopo la strage della Rambla, è stato ucciso da Abouyaaqoub con un colpo di machete. Il capo della polizia catalana Josep Trapero, inoltre, ha detto che ci sono “indizi rilevanti” che fanno ritenere che l’imam di Ripoll Abdelbaki es Satty, sospettato di essere il leader della cellula, sia morto nell’esplosione della base operativa del gruppo a Alcanar, dove si stavano fabbricando le bombe che dovevano esplodere davanti alla Sagrada Familia.