Terremoto Amatrice, Pirozzi indagato per omicidio colposo
Il sindaco nel mirino della Procura insieme ad altri sette per il crollo di una palazzina in cui persero la vita in 19. La replica: "Vogliono distruggermi, non ci riusciranno"
RIETI. Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Rieti per il crollo di una delle tre palazzine di piazza Sagnotti in seguito al sisma del 24 agosto 2016. Insieme a Pirozzi, a quanto apprende l'ANSA da fonti giudiziarie, risulterebbero indagate altri sette. L'ipotesi di reato contestata è di omicidio colposo. Nel crollo delle palazzine di piazza Sagnotti persero la vita 19 persone.
L'inchiesta della Procura di Rieti, nella quale risulta indagato anche il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, insieme ad altri sette, riguarda il crollo di una delle tre palazzine di piazza Augusto Sagnotti, quella ex Ina casa al civico 1, in cui la notte del sisma del 24 agosto 2016 persero la vita 7 persone e ne rimasero ferite altre 3. Per il crollo delle altre due palazzine, ex Iacp, in cui persero la vita altre 19 persone, risultano indagati, dal luglio dello scorso anno, 5 tra ex responsabili di ditte, collaudatori e un ex assessore del Comune.
Nell'inchiesta sul crollo della palazzina di piazza Sagnotti ad Amatrice, oltre al sindaco Sergio Pirozzi, all'Ansa risultano indagati il geometra Ivo Carloni, in qualità di progettista e di direttore dei lavori, quattro tra tecnici e dirigenti del Genio Civile di Rieti, Giovanni Conti, Valerio Lucarelli, Maurizio Scacchi e Maurizio Peron, il comandate della Polizia municipale di Amatrice, Gianfranco Salvatore, e il responsabile dell'Ufficio tecnico dello stesso Comune, Virna Chiaretti. A tutti, nell'avviso di conclusione delle indagini, la Procura di Rieti contesta i reati di disastro colposo, omicidio colposo e lesioni personali colpose.
«Noto con stupore che un magistrato che andrà in pensione il 1 marzo ha notificato un avviso di conclusione indagini. Sono colpevole solo di aver assistito alla devastazione di una comunità. Mi pare lampante che qualcuno vuole distruggere un uomo ma non ci riusciranno». Così Sergio Pirozzi durante una conferenza stampa. Il candidato alla Regione Lazio ha poi citato Gandhi: «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono», le stesse parole scritte ieri in un post da Guido Bertolaso dopo la sua assoluzione nell'inchiesta sul G8.