Bonus 600 euro, sito Inps chiuso dopo l'assalto
Cento richieste al secondo da parte dei lavoratori autonomi e scambi di pesrona mandano subito in tilt il sistema che l'Istituto decide in mattinata di sospendere. Il presidente: "E' stato un attacco hacker, ripartirà con ingresso scaglionati, ma ricordo che non c'è fretta, le domande possono essere fatte per tutto il periodo della crisi"
Cento richieste al secondo, alle 8 di mattina già 300mila. Sono i numeri degli accessi al sito dell'Inps effettuati dai lavoratori autonomi che hanno dovuto interrompere la loro attività per l' emergenza sanitaria e chiedono l'indennità del bonus da 600 euro. Una mole di richieste che ha creato problemi al sito dell'Inps il cui accesso è subito risultato difficile. Il sito è poi andato in tilt: chi si collegava con le proprie credenziali ha riferito che finiva alle pagine di altri utenti. E L'Inps ha a metà giornata adottato la soluzione più drastica: sul sito viene lanciato il messaggio che il servizio non è disponibile e cessa ogni possibilità di operare.
Il presidente dell'Istituto, Pasquale Tridico, subito dopo spiega: "Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi, e anche stamattina, violenti attacchi hacker. Questa mattina si sono sommati ai molti accessi, che hanno raggiunto le 300 domande al secondo, e il sito non ha retto. Per questo abbiamo ora sospeso il sito". Dopo il congelamento, il portale ripartirà con orari differenziati a seconda degli utenti: "Lo riapriremo - dettaglia al Tg1 - dalle 8 alle 16 per patronati e consulenti e dalle 16 per i cittadini".
l presidente Inps, Pasquale Tridico, ricorda tuttavia che non c'è fretta, perché le domande possono essere fatte per tutto il periodo della crisi.