Capodanno: quanto si può bere?
Il ministro Salvini ha specificato più volte che non sono state abbassate le soglie oltre le quali non è consentito mettersi alla guida. Vediamo cosa è cambiato
Siamo ormai a capodanno. Il tradizionale brindisi di mezzanotte (di solito un flut di spumante) per dire addio all’anno passato ed accogliere quello che arriva. Una consuetudine a cui siamo tutti abituati, che conosciamo bene, ma che quest’anno dobbiamo approcciare con particolare cautela, visto il nuovo codice della strada, introdotto una manciata di giorni fa. La domanda quindi è: adesso che sono cambiate le norme, quanto possiamo bere senza rischiare il ritiro della patente? Cerchiamo di fare chiarezza.
Il nuovo codice della strada non ha cambiato i tassi alcolemici, che quindi rimangono invariati. Per i recidivi vige l’obbligo di installare in auto il dispositivo alcolock, che impedisce la partenza se il tasso alcolemico è oltre allo zero. Inoltre, c’è la revoca della patente e il divieto assoluto di assumere bevande alcoliche prima della guida, per un periodo tra i due e itre anni, in base alla gravità dell’infrazione.
Quindi, a parità di tasso alcolemico aumentano le sanzioni. Se il tasso è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l, la multa va da 573 a 2.170 euro, con sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Se è tra 0,8 e 1,5 g/l, invece, si applicano sia sanzione detentiva che pecuniaria, e la sospensione della patente varia da 6 mesi a un anno. Infine, se il tasso alcolemico supera 1,5 g/l, sono previste sia pena detentiva che pecuniaria, con sospensione della patente da 1 a 2 anni.
Più semplice per l’assunzione di droghe: basta la positività al test per essere sanzionati.
Ma, se queste sono le norme, come faccio ad essere sicuro di poter guidare senza incorrere in sanzioni?
La prima e più ovvia risposta è quella di non guidare prima di mettersi alla guida, è l’unico modo per avere la certezza di rispettare le norme. Se, però, vogliamo rispettare la tradizione è berci almeno un bicchiere di spumante, dobbiamo prestare attenzione. Il ministro Salvini ha detto recentemente che, esattamente come l’anno scorso, si possono bere due bicchieri. In realtà dipende dal metabolismo e dal peso corporeo di ognuno. Possiamo provare, però, a costruire uno schema teorico di riferimento.
Partendo dal presupposto che è sempre meglio bere a stomaco pieno, sia per l’assorbimento dell’alcol che per la salute nel suo complesso, le donne corrono più facilmente il rischio (è una generalizzazione, non una legge assoluta e sempre valida) di incorrere nel superamento della soglia limite del tasso alcolemico. Una donna dal peso di 45 kg che beve una birra media con il 5% di volume alcolico, arriva a 0,56 di tasso alcolemico; 0,32 a stomaco pieno. Una donna dal peso di 60 kg raggiunge rispettivamente lo 0,42 a stomaco vuoto e lo 0,24 a stomaco pieno.
Se un uomo dal peso di 75 kg beve lo stesso tipo di birra, raggiunge un tasso alcolemico di 0,35 a stomaco vuoto, 0,2 a stomaco pieno.
Insomma, il consiglio è, da una parte, di non sottovalutare gli effetti dell'alcol; dall’altra, di mangiare prima di assumerlo: riduce i danni alla salute e i rischi per la nostra patente.