Il disastro del ponte: 35 vittime, tra i feriti c'è un'abruzzese / VIDEO E FOTOGALLERY

14 Agosto 2018

Si scava sotto le macerie, i testimoni: "C'è stato un fulmine". Coinvolte 35 autovetture e tre mezzi pesanti. Autostrade: erano in corso dei lavori

Crolla sulle case il ponte dell'autostrada / LE PRIME IMMAGINI

GENOVA. Sale a 35 il bilancio dei morti per il crollo del ponte autostradale Morandi sul torrente Polcevera. Tra le vittime c'è un bambino. Lo fanno sapere fonti dei vigili del fuoco."C'è il rischio che altre parti del ponte possano crollare, per questo motivo abbiamo sfollato le persone da tutti gli edifici circostanti". Lo ha detto uno dei soccorritori al lavoro nei pressi del ponte crollato. Al momento del crollo transitavano 30-35 autovetture e tre mezzi pesanti.

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SOTTO LE MACERIE. I soccorritori hanno trovato diversi mezzi schiacciati sotto le macerie con persone morte all'interno. I mezzi coinvolti sarebbero decine. Diverse auto sono incastrate e schiacciate tra le macerie del ponte mentre alcuni mezzi pesanti sono finiti nel torrente Polvecera. Due dei feriti gravi per il crollo del ponte sono stati travolti nelle loro abitazioni schiacciate dalla struttura. Lo riferiscono fonti mediche dall'ospedale San Martino. Dei due non si conoscono le generalità. Si tratta di una donna di circa 75 anni intossicata dai fumi a seguito di un incendio che ha interessato la sua abitazione dopo il crollo del ponte. Un uomo sui 30 anni ha un importante trauma toracico e un grave trauma cranico. Un terzo ferito, un uomo di 46 anni della Repubblica Ceca, è in codice giallo.

LA FERITA DI ORIGINI ABRUZZESI. Tra i feriti c'è anche una donna, di circa 40 anni, che vive a Trieste, originaria però dell'Abruzzo. Ricoverata in ospedale a Genova, le sue condizioni non sarebbero particolarmente gravi. In queste ore la donna viene sottoposta a un intervento chirurgico. Secondo quanto si è appreso, era soltanto di passaggio a Genova. I parenti della donna sarebbero tutti in Abruzzo.

I TESTIMONI: UN FULMINE. Alcuni testimoni che in auto si trovavano vicino al ponte Morando prima del crollo hanno visto "un fulmine colpire il ponte". "Erano da poco passate le 11,30 quando abbiamo visto il fulmine colpire il ponte - ha detto Pietro M. all'Ansa - e abbiamo visto il ponte che si andava giù". Le immagini aeree riprese dai vigili del fuoco confermano che le campate del ponte Morandi crollate al suolo a Genova hanno investito in prevalenza l'area del torrente Polcevera e la ferrovia, colpendo, tra gli edifici sottostanti, il centro Amiu e un'altra palazzina. Sono rimaste in piedi, invece, le campate laterali del viadotto che sovrastano, oltre ad Ansaldo Energia, almeno quattro grandi condomini con decine e decine di appartamenti. In via precauzionale sono state sgomberate alcune palazzine più vicine alla parta di ponte che non è crollata. E' crollata una lunga porzione del viadotto su cui corre l'A10. Entrambe le carreggiate sono precipitate al suolo per circa cento metri.  Il ponte crollato ha travolto tra l'altro una parte di un capannone dell'Amiu, l'azienda ambientale del comune di Genova.

LAVORI IN CORSO. Autostrade per l'Italia comunica che "sulla struttura - risalente agli anni '60 - erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto e che, come da progetto, era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione". "I lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova", assicurano le Autostrade.

IL BOATO. "Inizialmente pensavamo fosse un tuono vicinissimo a noi, abbiamo sentito un boato incredibile". Così uno dei testimoni del crollo del Ponte Morandi, a Genova, racconta i momenti di terrore vissuti questa mattina. "Noi abitiamo a circa 5 chilometri dal ponte, ma abbiamo sentito un botto pazzesco. Eravamo in casa, quando abbiamo sentito un vero e proprio boato - dice -. Ci siamo spaventati tantissimo, abbiamo avuto molta paura. Ora la situazione è drammatica, il traffico completamente in tilt e la città paralizzata".