Sgominata banda italo-albanese con ramificazioni in Abruzzo
Inchiesta dell'Antimafia cagliaritana e operazione dei carabinieri con 40 provvedimenti cautelari. Perquisizioni anche nelle province di Pescara e Teramo. Hascish dalla Spagna e cocaina dall'Albania
CAGLIARI. Operava anche in Abruzzo la banda italo albanese sgominata da una maxi operazione antidroga dei carabinieri in diverse regioni. In particolare perquisizioni sono state effettuate nelle province di Pescara e Teramo. L'operazione - denominata "Family and Friends" - è confluita con 40 provvedimenti cautelari richiesti dalla direzione antimafia cagliaritana. I carabinieri del Comando provinciale di Cagliari e della Compagnia di Quartu Sant'Elena, insieme a reparti territoriali e specializzati e il supporto della direzione centrale per i servizi antidroga sono entrati in azione nelle province di Cagliari, Sassari, Nuoro, Genova, Forlì Cesena, Ravenna, Firenze e appunto Pescara e Teramo.
L'organizzazione criminale italo-albanese operava in Sardegna con ramificazioni anche in Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Marche e Abruzzo. Per 22 indagati si sono aperte le porte del carcere, 18 ordinanze sono agli arresti domiciliari. Al vertice del gruppo criminale c'era un uomo di Quartu Sant'Elena (città metropolitana di Cagliari) che gestiva i rapporti con la Spagna per l'importazione di hascisc e con l'Albania per la cocaina. Lo stesso soggetto, secondo gli investigatori, coordinava altri due gruppi criminali uno che operava a Quartu e si occupava dello spaccio nel Cagliaritano e uno a Sassari. Nel corso delle indagini, durate diversi mesi, sono stati sequestrati ingenti quantitativi di hascisc, marijuana e cocaina.