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1 OTTOBRE

Oggi, ma nel 1943, a Mugnano di Napoli, i nazisti uccidevano, per rappresaglia,  quattro giovani religiosi mugnanesi andati a parlamentare per invocare la pace in favore dei loro concittadini. Il più giovane, in particolare, Pasqualino Imperatore, aveva 17 anni, aspirante inviato delle Missioni estere di Milano.

Il presidio dei militari con la croce uncinata persisteva nella zona nord del capoluogo partenopeo, nonostante all'ombra del Vesuvio i soldati hitleriani fossero stati messi alla porta con quattro giornate d'insurrezione popolare e che la liberazione fosse, di fatto, stata portata a termine autonomamente.  La fucilazione, che destava enorme scalpore per la ferocia mostrata nei confronti dei rappresentanti della Chiesa, veniva ordinata dal maggiore delle SS Otto Gall. Con Imperatore venivano giustiziati anche Nicola Capasso, suddiacono di Napoli, Luigi Vallefuoco, chierico napoletano e Rolando Rossetti, viceparroco di Mugnano.

La triste vicenda verrà riportata anche nel libro intitolato "Martirologio del clero italiano nella seconda guerra mondiale e nel periodo della Resistenza 1940-1946" (lo schizzo illustrativo e tratto dal volume), che sarà pubblicato a cura della presidenza generale dell'Azione cattolica, a Roma, nel 1963, con l'imprimatur del vescovo Carlo Maccari, assistente ecclesiastico generale dell'organizzazione.