TODAY
1 SETTEMBRE
Oggi, ma nel 1970, a Melzo, in provincia di Milano, a 24 ore dall’omicidio del pensionato Mario Rossetti, di 64, da parte di Giuseppe Ventre, originario di Melicuccà, in provincia Reggio Calabria, di 28, ritenuto giovane mafioso locale, montava l’indignazione popolare per un delitto scaturito da futilissimi motivi. L' assassino aveva agito dopo il diverbio avuto il giorno prima, al cinema parrocchiale, dove proiettavano il film “Shalako”, con l’attrice francese Brigitte Bardot, con Ulisse Rossetti, contadino di 28, figlio della vittima. Il killer (nella foto, particolare, la notizia riportata dal “Corriere d’informazione”, del 1 settembre 1970) era ritenuto un violento taglieggiatore dai negozianti del circondario. Solo l’intervento repentino dei carabinieri lo avevano salvato dal linciaggio. Dopo aver sparato i quattro colpi all’indirizzo di Mario Rossetti, Ventre aveva ferito con un coltello anche Ulisse Rossetti, oltre ad averlo centrato alla coscia destra. Nella sparatoria, avvenuta in via Giacomo Matteotti, il giorno precedente, 31 agosto, con una calibro 765, erano rimasti feriti di striscio anche due passanti, Francesco Paitoni, di 31, ed Enrico Colombo, di 29. La vicenda porterà all’arresto di altri cinque malavitosi che verranno ritenuti nell’orbita di Ventre: Gaetano Ferrigno, di 25, i fratelli Vincenzo e Cosimo Antonio Cirillo, di 20 e 21, Agostino Perla, di 21, Giovanni Jannotta, di 19. Questi, sempre il 31 agosto di quel 1970, avrebbero ferito Aldo Rossetti, fratello del defunto e Francesco Manzoni, dopo l’ennesima riunione tenuta nel Milan club bar, ritrovo abituale della banda capeggiata da Ventre.