TODAY
10 NOVEMBRE
Oggi, ma nel 1989, in tutta Italia, “Viva la mamma!”, di Edoardo Bennato, cantautore partenopeo di 43 anni, che era stato rilasciato dall’etichetta discografica Virgin il 23 giugno precedente, era il brano in lingua italiana in testa alla classifica nazionale dei dischi singoli.
Il pezzo era stato estratto dall’album “Abbi dubbi”, pubblicato sempre dalla major con sede italiana a Milano. Il tormentone diverrà un classico nella storia della musica leggera tricolore e aveva riportato al picco della popolarità l’artista (nella foto, particolare, nell’anteprima di presentazione delle date dei concerti sulla versione rinnovata dello storico settimanale “Il Monello”, che dai fumetti si apriva maggiormente allo spettacolo, edito dai tre fratelli Alceo, Cino e Domenico Del Duca, stampato proprio in concomitanza dell’uscita del 45 giri), solito più a lavori di denuncia sociale che a tuffi sentimental-nostalgici, dopo un periodo vissuto non proprio col massimo della considerazione nel panorama canoro italiota.
Tra le varie interpretazioni ad hoc che rimarranno impresse nell’immaginario collettivo vi sarà quella, di domenica 12 maggio 2002, del blasonato Piccolo coro “Mariele Ventre”, dell’Antoniano di Bologna, nell’ambito del programma televisivo “Tutte le mamme del mondo”, che andrà in onda, in prima serata, su Rai 1, e sarà condotto da Paola Saluzzi e Massimo Giletti.
Nella chart italica dei 45 giri la hit del rocker napoletano -già nel ’74 definito “punk” come primo artista di tale genere del Belpaese- si doveva confrontare con grandi calibri internazionali. Come: “Lambada”, dei Kaoma, gruppo franco-brasiliano-portoghese; “Sawing the seeds of love”, dei britannici Tears for Fears; “Batdance”, dello statunitense Prince, alias Prince Rogers Nelson. Il 31 dicembre di quel 1989 “Viva la mamma” chiuderà la selezione annuale dei singoli in seconda piazza: stretto tra la suadente “Lambada”, già menzionata, e il raffinato “Another day in Paradise”, dell’americano Phil Collins, fuori dalla band dei Genesis.
Altre presenze di opere interpretate nella lingua di Dante, nel periodo di riferimento, saranno: “Esatto”, del comico Francesco Salvi, in sesta posizione; “Ti pretendo”, di “Raf”, ovvero Raffaele Riefoli, in ottava; “O51/222525”, di Fabio Concato, in decima; e “Vasco”, di Jovanotti, al secolo Lorenzo Cherubini, che però già sarà fuori dalla top ten perché occuperà l’undicesimo gradino.