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12 giugno

Oggi, ma nel 1991, a Chicago, in America, Michael Jordan, di 28 anni, vinceva, con la squadra cittadina dei Bulls, nella quale militava dal 1984, il suo primo titolo National Basketball Association. Contestualmente, al termine della 45ª edizione del riconoscimento NBA per team, al cestista newyorkese veniva assegnato anche il premio quale miglior giocatore della “Regular season”.

Nel campionato precedente, 1989-1990, il tributo “Most valuable player award”, era andato a Earvin “Magic” Johnson, dei Los Angeles Lakers. Jordan aveva fatta sua quella onorificenza, per la prima volta, già nel 1988. Poi la otterrà ancora nel ‘92, nel ‘96 e nel ’98. A contare dal 1956, anno di fondazione della speciale menzione, il detentore del maggior numero di “MVP Award” sarà Kareem Abdul-Jabbar, con 6 volte, delle quali 3 meritate con la divisa dei Milwaukee Bucks e altrettante con i colori losangelini giallo e viola. Nonostante ciò, la targa di più letale player dell’anno verrà chiamata “Michael Jordan Trophy”.

Il fenomeno “Jordan”, con la sponsorizzazione da parte della Nike di abbigliamento sportivo con il logo dell’omino rosso involato a schiacciare, conquisterà il globo. Ma nel Belpaese, agli albori dei Novanta, soprattutto le scarpe (nella foto, particolare, una versione piuttosto consumata, delle iconiche "Jordan '92", le prime "nere" arrivate in Italia), con tanto di ammortizzazione ad aria, diverranno oggetto di culto tra i giovanissimi, uscendo fuori dai campi da gioco e venendo indossate persino sotto l’abito.

Il filone modaiolo, ampliando la gamma di prodotti, proseguirà per 35 anni. “Air Jordan” incasserà, con i Chicago Bulls, il titolo societario annuale pure nel ’92, nel ’93, nel ’96, nel ’97 e nel ’98, sempre con il contributo più che decisivo di “MJ”. Che comunque sarà supportato da compagni di club di altissimo livello.