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12 SETTEMBRE

Oggi, ma nel 2006, a Ratisbona, durante il viaggio pastorale in Baviera, papa Benedetto XVI teneva all’università una lectio magistralis “Fede, ragione e università. Ricordi e riflessioni”, che causava violente reazioni nel mondo islamico. Il discorso del 265° successore di San Pietro, Joseph Ratzinger (nella foto, particolare) verteva sul rapporto tra Dio e l’uomo, secondo il quale non agire razionalmente sarebbe stato contrario alla natura divina. In estrema sintesi chi volesse interrogarsi sull’Altissimo non poteva esimersi dal procedere secondo parametri dettati dalla ragione.

Il Santo padre si esprimeva sottolineando come fosse contrario, in modo netto, a qualsivoglia imposizione violenta del credo religioso. Ma quanto detto aveva assolutamente valore più ampio e non era affatto rivolto solo alla realtà musulmana. Agire in contravvenzione alla ragione era da considerarsi in perfetta distanza dalla natura del Padreterno. In aggiunta, i contributi introdotti dalla scienza e dal progresso erano da ritenere preziosi per lo sviluppo dello spirito in chiave moderna.

Ma in particolare, la citazione di Manuele II Paleologo dava adito al fraintendimento e all’indignazione. I gruppi estremisti si spingevano fino a minacciare di morte il capo della Chiesa di Roma. Verosimilmente tra le concatenazioni vi sarà l’omicidio, il 17 settembre successivo, a Mogadiscio, di Suor “Leonella”, ovvero Rosa Maria Sgorbati, di 66 anni, che sarà poi beatificata, il 26 maggio 2018, a Piacenza.