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13 settembre
Oggi, ma nel 1984, a Verona, all’Arena, la cantautrice senese Gianna Nannini, di 30 anni, vinceva l’edizione numero 21 del Festivalbar con “Fotoromanza”, singolo pubblicato il 26 marzo precedente dall’etichetta discografica milanese Ricordi. Il brano, che diverrà tra i più celebri dell’artista, anche grazie all’inserimento nella compilation della manifestazione canora organizzata da Vittorio Salvetti, era stato prodotto dal tedesco Konrad “Conny” Plank. Alla stesura del testo, invece, aveva collaborato Raffaella Riva, del Gruppo Italiano, formazione in gara con “Il treno del caffè”. Nella kermesse iniziata il 21 giugno precedente e articolata in 13 puntate, trasmesse sul piccolo schermo su Canale 5, le tappe pregresse erano state: Jesolo, Chioggia, Marsala, Malta a La Valletta, Vieste, Siracusa, Fiera di Primiero. Il presentatore era Claudio Cecchetto, affiancato da Ramona Dell’Abate.
La Nannini (nella foto, particolare, insieme al fratello minore Alessandro, classe 1959, pilota automobilistico di Formula Due, pronto al salto nella massima divisione con la Minardi, sulla copertina del settimanale “Tele sette”, numero 50, del 12 dicembre ’84) aveva avuto la meglio su tormentoni come: “Self control”, di Raf, premiato con il Disco verde; “No tengo dinero”, dei Righeira; “Il cielo in una stanza”, di Gino Paoli; “Movin’ on”, dei Novecento; “Only you”, di Savage; “Ci stiamo sbagliando”, di Luca Carboni, altrettanto Disco verde; “Io, io senza te”, di Fausto Leali. Ma aveva anche dovuto schivare il confronto con pietre miliari di livello internazionale quali: “Survivor”, di Mike Francis; “People from Ibiza”, di Sandy Marton; “Such a shame”, dei Talk Talk; “Kalimba de Luna”, di Boney M., cover della traccia di Tony Esposito, che il 30 giugno di quel 1984, a Saint Vincent, si era aggiudicata il 21° “Un disco per l’estate”; “La colegiala”, di Gary Low.