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14 AGOSTO

Oggi, ma nel 1954, a Positano, in provincia di Salerno, veniva organizzata la sontuosa ricostruzione in costume ad uso di preservare la tradizione dello sbarco dei saraceni e del rito del “Posa-Posa”, in occasione dei solenni festeggiamenti dell’Assunta, nella perla della Costiera amalfitana. L’evento veniva organizzato grazie all’interessamento dell’ammiraglio Paolo Aloisi, già tra i protagonisti delle imprese della I flottiglia Mas della regia Marina militare, nel 1939, con Luigi Durand de la Penne e Teseo Tesei, su approvazione del primo cittadino marchese Paolo Sersale, quello dello scandalo internazionale con il maggiore britannico Richard Guy Carne Rusch, che accusava il sindaco di avergli rubato l’amore della moglie Annemarie Mary Brocklerhust, nel ’50. I costumi erano affidati allo scenografo Roberto Scelzo. Erano impegnati 400 tra attori e figuranti, ma di fatto partecipava quasi tutto l’abitato. Dopo la recita era previsto il rinfresco sulla spiaggia. Già nel 1952, due anni prima, sempre il giorno prima di Ferragosto, si era tenuta una sorta di prova generale (nella foto, particolare, il disegno sulla locandina ‘52 con l’effige mariana nell’atto della riconsegna ai cittadini in seguito all’intervento divino). Secondo quanto tramandato, nel XII secolo, un legno proveniente da Oriente, con a bordo la raffigurazione della Vergine con bambino, si era incagliato proprio nello specchio di mare antistante Positano. Era avvenuto a causa di una particolare bonaccia che impediva di proseguire il percorso. Per ovviare alla sosta forzata, su suggestione di quanto udito dal comandante, da indicazione celeste, durante il parapiglia scatenatosi tra i componenti l’equipaggio, era avvenuta la consegna della tavola raffigurante la madre di Gesù, nera, ai positanesi. Questi ultimi avevano prontamente collocato il prezioso manufatto nella chiesa di San Vito martire, primo patrono locale. Tale omaggio aveva consentito all’imbarcazione di riprendere la via.