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14 gennaio
Oggi, ma nel 2005, a Roma, moriva di tumore ai polmoni, in casa, all'Olgiata, il cantante statunitense Charles "Rocky" Roberts, di Tanner, nella contea di Limestone, in Alabama, classe 1941. L'operazione chirurgica alla quale si era sottoposto non era bastata a prolungargli l'esistenza.
Viveva nella Capitale dal 1965, quando era stato chiamato dai conduttori radiofonici Renzo Arbore e Gianni Boncompagni per affidargli, col suo brano T-bird, in inglese, accompagnato dal suo gruppo, gli Airedales dei quali era il leader, la sigla del programma radio Bandiera gialla, in onda, sul secondo programma della Rai del direttore generale Ettore Bernabei, alle 17,40 del sabato pomeriggio, registrata negli studi romani dell'emittente di Stato di via Asiago.
Il successo per Roberts era arrivato nel 1967, quando aveva vinto il Festivalbar, col brano Stasera mi butto, cantato in un italiano approssimativo, che rimarrà uno dei suoi tratti caratteristici. Il pezzo era nato come apertura del varietà televisivo Sabato sera ed era rimasto per 18 settimane consecutive fisso in classifica. Stasera mi butto aveva anche ispirato il film omonimo, di genere "musicarello", con lo stesso Roberts e diretto dal regista Ettore Maria Fizzarotti. Al lungometraggio avevano partecipato, come attori, anche Giancarlo Giannini, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Enrico Montesano, Marisa Sannia, Nino Taranto e l'americana Lola Falana.
La consacrazione per Roberts era giunta con la canzone Sono tremendo, che era stata pensata per chiudere la trasmissione radiofonica, Al vostro servizio, e che verrà considerata il suo marchio da artista. Anche quel successo era stato ripreso in pellicola cinematografica, con Il ragazzo che sorride, film girato da Aldo Grimaldi, nel 1969. Roberts aveva lasciato l'Urbe tra il 1980 e il 1997, per tornare negli States, ma poi aveva deciso di stabilirsi nuovamente nella Città eterna, dove viveva anche il figlio Randy, cantante come lui.
Prima di dedicarsi alla musica rock e poi anche soul, Roberts, futuro "nero de Roma", era stato un pugile della categoria dei pesi welter (nella foto, in palestra, nel 1969, nel particolare dello scatto proveniente dall'archivio Torrini di Firenze) mentre era arruolato nella marina a stelle e strisce, sulla portaerei Uss Independence. Ma la sua carriera coi guantoni era terminata per un infortunio ad un occhio. Anche gli eterni occhiali scuri, che erano un ennesimo segno di riconoscimento del suo inconfondibile modo di bucare la scena sul palcoscenico, erano stati adottati per nascondere le vistose cicatrici lasciate dagli incontri militari.