TODAY

14 MAGGIO

Oggi, ma nel 1955, a Milano, con la partenza dell’edizione numero 38 del Giro d’Italia di ciclismo, lo scrittore fiorentino Vasco Pratolini si univa alla carovana rosa per raccontare la corsa. A resocontare l’evento, oltre all’autore di “Cronache di poveri amanti”, romanzo pubblicato dalla casa editrice Vallecchi, della città gigliata, nel 1947. C’era Anna Maria Ortese, che scriveva per il settimanale l’Europeo, che per poter svolgere il suo ruolo era costretta a travestirsi da uomo e accettare il passaggio, al volo, di Pratolini. Le corrispondenze della Ortese, nata a Roma nel 1914, che riceverà il premio Strega per il racconto “Poveri e semplici”, del 1967, confluiranno nel volume “La lente scura, scritti di viaggio” a cura di Luca Clerici, che uscirà per i tipi di Marcos y Marcos, di Milano, nel ’91. Pratolini, grande appassionato delle due ruote a pedali, era stato già in quel ruolo di giornalista del “Circo Italia”, per il “Nuovo corriere di Firenze”, nel 1947, dal 25 maggio al 15 giugno, nell’edizione numero 30, anche in quel caso come nel ’55, con start e finish nel capoluogo lombardo. Nel ’47 a primeggiare era stato Fausto Coppi, della Bianchi, dopo 3.843 chilometri, ripartiti in 20 tappe, mentre secondo era stato Gino Bartali. Il 5 giugno di quel 1955, al termine dei 3.861 chilometri, suddivisi in 21 frazioni, a salire sul gradino più alto del podio sarà Fiorenzo Magni, della Nivea-Fuchs, e “Il Campionissimo”, portacolori sempre del team Bianchi, si dovrà accontentare della seconda piazza. Le impressioni di Pratolini (nella foto, particolare, il secondo da sinistra, in tuta scura, in qualità di penna di pregio del “Nuovo Corriere” di Milano), accodato ai due grandi eventi ciclistici, saranno raccolti nei volumi: “Cronache dal Giro d’Italia maggio-giugno 1947”, con introduzione di Goffredo Fofi, per la casa editrice Lombardi, di Siracusa, nel 1992 e “Al Giro d’Italia. Vasco Pratolini al 38° Giro d’Italia, curato da Ermanno Paccagnini, per edizioni La Vita felice, di Milano, nel 2001.