TODAY

16 settembre

Oggi, ma nel 1943, a Buccino, in provincia di Salerno, 12 bombardieri angloamericani “Martin Baltimore” del 223° squadrone della Royal air force, più altrettanti del 55° squadrone, decollati dalla base di Gerbini 3, poi Sigonella, guidati dal tenente di squadriglia Walter Sidney Chubb, sganciavano ordigni, da 250 libbre, sulla città, causando 44 vittime civili, tra le quali 14 bambini mitragliati dall’alto in piazza San Vito, e devastando oltre 100 case dell’abitato. L’azione dal cielo (nella foto, particolare, due aerei utilizzati nella sortita), con lancio da 10mila piedi d’altezza, includeva militari inglesi, neozelandesi, australiani, canadesi e sudafricani ed era collegata all’operazione “Avalanche”, ossia lo sbarco salernitano degli alleati, del 9 settembre precedente, in particolare della 5th Army statunitense del tenente generale Mark Clark, e l’8th Army britannica del generale Bernard Law Montgomery, nel contesto del secondo conflitto mondiale.

Obiettivo ufficioso della pioggia di bombe era la strada di collegamento tra Contursi e la zona di Balvano, necessaria per tentare di bloccare l’avanzamento nazista che aveva il quartier generale proprio nella già menzionata Contursi. Pasquale Lepore, di 11 mesi, era il morto più giovane mentre il più anziano era Carmine Natale, di 67. Il fatto destava enorme scalpore nel circondario, soprattutto per la giovane età di parte dei malcapitati. Le salme verranno benedette dal parroco Nicola Tuozzo e poi seppellite alla meglio, anche grazie alle piccole bare fornite dai residenti della vicina cittadina di San Gregorio Magno. La sciagura verrà ricordata dall’amministrazione municipale, il 5 novembre 2005, installando, nel Parco delle rimembranze, la scultura intitolata “Vite in gioco”, realizzata dall’artista locale Bartolomeo Gatto su sollecitazione dello scrittore buccinese Enzo Landolfi. Il 14 e 15 settembre 2013 la vicenda verrà rievocata, dettagliatamente per la prima volta, nel volume “16 settembre 1943. Quando i padri seppellirono i figli”, di Emanuele Catone, che sarà edito dal gruppo di ricerca “Buccino nella storia”.