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17 giugno

Oggi, ma nel 1983, a Roma, alle 4, i carabinieri arrestavano il conduttore televisivo Enzo Tortora, 55 anni, di Genova, accusato di traffico di stupefacenti e di associazione camorristica, soprattutto secondo le rivelazioni dei pregiudicati Giovanni Pandico, Giovanni Melluso, Pasquale Barra e Michelangelo D’Agostino legati alla Nuova camorra organizzata di Raffale Cutolo.

L’indagine, che coinvolgeva il carismatico ideatore e conduttore di “Portobello” - varietà del venerdì in prima serata, sul secondo canale Rai, per sette edizioni - rientrava nell’operazione che faceva scattare le manette ai polsi (nella foto, particolare, Tortora) di 856 persone, contemporaneamente in 33 province del Belpaese. Tortora rimarrà nel carcere di Bergamo per 271 giorni, dal 14 agosto di quel 1983 al 17 gennaio 1984, quando potrà tornare a scontare i domiciliari nella sua abitazione milanese.

Il 17 giugno 1984 verrà eletto al Parlamento europeo con il Partito radicale. E il 20 luglio 1984 verrà liberato. Ma il 17 settembre 1985 sarà condannato, stando alle accuse di altri pentiti, a dieci anni di reclusione. Il 13 dicembre 1985 si dimetterà da europarlamentare e, rinunciando all’immunità, il 29 dicembre 1985 tornerà ai domiciliari. Il 15 settembre 1986 verrà assolto, con formula piena, dalla Corte d’appello di Napoli. E, il 13 giugno 1987, la sentenza diverrà definitiva, dopo il passaggio in Corte di cassazione.

Il 20 febbraio 1987 tornerà alla guida del “suo” Portobello. Proclamatosi sempre innocente, morirà, a 59 anni, il 18 maggio 1988, nella sua casa meneghina, per un tumore ai polmoni. Il “caso Tortora” diverrà emblema di malagiustizia tricolore. Porterà anche al referendum dell’8 e 9 novembre 1987, che produrrà l’abrogazione dell’esclusione della responsabilità civile dei magistrati. E ancora, all’approvazione, da parte del Parlamento della legge Vassalli, ovvero 13 aprile 1988, numero 117, inerente il «risarcimento dei danni cagionati nell’esercizio delle funzioni giudiziarie e responsabilità civile dei magistrati».