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19 AGOSTO

Oggi, ma nel 2000, ad Andria, in provincia di Bari, nel boschetto di Castel del Monte, alle 19, Pasquale Tortora, parcheggiatore abusivo di 20 anni, insieme a Michele Zagaria, Giuseppe di Bari, Domenico Margiotta e Vincenzo Coratella, coetanei, rapivano, seviziavano, violentavano e bruciavano viva Graziella Mansi, di 8 anni. I cinque aguzzini agivano senza un movente preciso.

Tortora era invaghito della bambina e provava per lei un'attrazione insana. Gli altri si comportavano da balordi, travolti dalla noia, seguendo la scia del comportamento del branco. Tortora verrà condannato, con rito abbreviato, a 30 anni di reclusione, mentre gli altri avranno l'ergastolo. Coratella si impiccherà in cella a 27 anni, il 14 dicembre 2008. Graziella si era allontanata dal nonno paterno Vittorio, che gestiva una bancarella da ambulante di frutta secca, per andare a prendere l'acqua alla fontana.

Tortora l'aveva convinta ad addentrarsi tra la vegetazione con la scusa di vedere un cagnolino. Sostanzialmente "Graziellina", come veniva chiamata in famiglia (nella foto, particolare, mamma Gina Antolino, accanto al marito, con in mano l'immagine della figlia, dal quotidiano "Il Riformista" del 15 febbraio 2024) veniva uccisa per "gioco", in un contesto di arretratezza. Tortora verrà scarcerato dopo 24 anni di reclusione, il 15 febbraio 2024, con uno sconto di pena di 6 anni per buona condotta.