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19 luglio
Oggi, ma nel 1747, sul pianoro dell’Assietta, a 2.566 metri sul livello del mare, tra la Val Susa e la Val Chisone, in quel di Torino, i 6mila soldati dell’esercito del Regno di Sardegna, retto da Carlo Emanuele III di Savoia, detto “Il laborioso”, articolati in 13 battaglioni, sconfiggevano i 20mila militari dello schieramento francese, di re Luigi XV, divisi in 32 battaglioni.
Accadeva nell’ambito della controversa guerra di successione austriaca. Nello scontro, voluto dalle forze savoiarde, poste sotto il comando del tenente generale Giovanni Battista Cacherano di Bricherasio, che sfruttavano il fattore posizionamento dall'alto, moriva anche il generale transalpino Louis Fouquet, conte di Belle Isle (nella foto, particolare, la figurina in omaggio col dado da brodo Liebig di Milano con il dettaglio sull’evento bellico stampato nel retro).
La battaglia, che verrà mitizzata, a detta degli storici militari, era comunque fondamentale dal punto di vista strategico del contesto pre-unitario. Il suo esito, con la ritirata strategica dei transalpini, segnava di fatto lo stallo delle operazioni belliche francesi in Italia. Il luogo dello scontro, la Testa dell’Assietta, sulle Alpi del Monginevro, nel gruppo delle Alpi Cozie, divenuto mistico, anche per la mattanza che lasciava a terra 5311 vittime - per lo più francesi dato che quelle austro-piemontesi ammontavano a 208 - dal 21 luglio 1878 avrà anche un monumento commemorativo. Sarà voluto dalla sezione di Pinerolo del Club alpino italiano. Cippo che poi verrà distrutto dai vandali e quindi ricostruito, sempre dalla sezione pinerolese del Cai, con tanto di nuova cerimonia di taglio del nastro, il 23 luglio 1882. Vicino vi sarà pure la stele eretta in memoria dell’estremo sacrificio del cavaliere di Belle Isle. Il posto sarà anche utilizzato per rievocazioni storiche in costume nella ricorrenza del 19 luglio.
La vicenda verrà ricostruita dettagliatamente nelle 434 pagine del saggio scritto da Giovanni Cerino Badone e Eugenio Garoglio, intitolato “La battaglia dell’Assietta e la campagna militare alpina del 1747”, pubblicato da Edizioni del Capricorno, di Torino, nel 2021.