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22 APRILE

Oggi, ma nel 1984, a Roma, si concludeva il giubileo straordinario della redenzione, iniziato il 25 marzo 1983, giorno dell’Annunciazione del Signore. Lo speciale giubileo era chiamato così perché cadeva in occasione del 1950° anno dalla morte sulla croce e della resurrezione di Gesù, che era avvenuta nell’anno 33. Il giubileo straordinario era stato voluto dal pontefice Giovanni Paolo II (nella foto, particolare, il polacco Karol Wojtyla impegnato proprio nel simbolico rituale dell’apertura della porta santa, abitualmente murata, della basilica di San Pietro, in Vaticano, opera dello scultore Vico Consorti), futuro santo dal 27 aprile 2014, attraverso la bolla papale “Aperite Portas Redemptoris”, edita il 6 gennaio 1983. Il documento aveva evidenziato la necessità d’indire un anno santo straordinario, quindi un percorso spirituale d’eccezione, affinché la memoria della redenzione penetrasse più a fondo nel pensiero della Chiesa cattolica romana e dei fedeli. Secondo la simbologia la porta santa rappresentava Cristo e varcandola si guadagnava l’accesso alla città celeste, avendo rimesse le pene e perdonate le colpe. Dopo l’apertura della via d’accesso principale seguiva quella delle porte secondarie.

Il giubileo straordinario rappresentava una importante opportunità per i religiosi come per tutti i semplici cristiani di beneficiare di una occasione estremamente inusuale di spiritualità profonda. Questo ovviamente comportava pellegrinaggi fuori dall’ordinario verso l’Urbe. Precedentemente al periodo 25 marzo 1983-22 aprile 1984, il giubileo straordinario si era tenuto, dal 23 aprile 1966, su volere di Papa Paolo VI, per celebrare la fine del Concilio Vaticano II, che era iniziato l’11 ottobre 1962 ed era terminato l’8 dicembre 1965. Successivamente, invece, il giubileo straordinario si terrà, per desiderio di Papa Francesco, dal 29 novembre 2015 al 20 novembre 2016, come giubileo della misericordia, indetto in occasione del 50° anniversario della conclusione del già menzionato Concilio Vaticano II. Il primo giubileo straordinario della storia della Chiesa era stato tenuto nel 1423. Era stato indetto da Papa Martino V, in occasione del ritorno definitivo della sede del Santo Padre nella Città eterna, il 17 gennaio 1377, dopo il periodo detto della cattività avignonese iniziato nel 1309. Nel 2033, in occasione dei 2mila anni dalla morte di Cristo, si terrà, secondo le previsioni, un nuovo giubileo straordinario della redenzione.