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23 agosto
Oggi, ma nel 1944, nell’area paludosa di Padule di Fucecchio, tra le province di Pistoia e di Firenze, il reparto esploratori della 26ª divisione corrazzata tedesca, agli ordini del capitano Joseph Strauch, e del generale Peter Eduard Crasemann, fucilava, per rappresaglia, 174 civili. Per la precisione erano: 84 a Monsummano, 4 a Pieve a Nievole, 5 a Montecatini Terme, 28 a Larciano, 20 a Cerreto Guidi, 1 a Lamporecchio, 7 a Fucecchio, 1 a Guzzano, 24 a Ponte Buggianese, sospettati di essere partigiani, in particolare componenti della banda “Silvano Fedi” o in appoggio a formazioni resistenziali.
Tra le vittime figuravano anche donne e bambini. Tra loro, Maria Faustina Auricci, detta “Carmela”, di 92 anni, la più anziana, sorda e cieca, veniva fatta esplodere con una bomba a mano infilata nella tasca del grembiule e Maria Malucchi, di 4 mesi, la più giovane, che veniva trucidata. Qualche malcapitato veniva impiccato come monito.
Parte della mattanza avveniva alla Tabaccaia di Prato Grande di Ponte Buggianese, in quel di Pistoia, sulla cui facciata verrà murata la lapide commemorativa. Alla base del feroce intervento di repressione armata (nella foto, particolare, un fotogramma del film “Padule, ricordo di una strage”, in bianco e nero, di Gabriele Cecconi e Averardo Brizzi, del 1986) vi era la direttiva del feldmaresciallo Albert Kesserling, Oberbefehlshaber Sud-West, intenzionato a colpire duramente le formazioni di partigiani. Verranno condannati, Strauch dal tribunale militare territoriale di Firenze, a 6 anni di reclusione, e Crasemann, dal tribunale militare britannico di Padova, a 10.
A Kesselring verrà comminato l’ergastolo, nel processo che si terrà a Mestre, il 10 febbraio 1947, che durerà 57 giorni, anche per altri crimini di guerra che verranno ritenuti di sua responsabilità. Di fatto, verrà scarcerato nel 1952, per motivi di salute.
Tutta la vicenda verrà raccontata da Paolo Paoletti, nel volume intitolato “La strage del 23 agosto 1944. Un’analisi comparata delle fonti angloamericane e tedesche sull’eccidio del Padule di Fucecchio”. Sarà pubblicato da Fm edizioni, di Fabrizio Mandorlini, di San Miniato, nel 1994, in occasione del 50° anniversario dell’eccidio.