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23 settembre

Oggi, ma nel 1943, a Palidoro di Fiumicino, in provincia di Roma, i nazisti fucilavano, per rappresaglia, il vice brigadiere dei carabinieri reali Salvo D’Acquisto, napoletano, di 23 anni, comandante pro tempore della stazione di Torrimpietra di Fiumicino, che si era offerto volontariamente per salvare la vita a 24 civili prelevati nell’azione di rastrellamento. Il giorno precedente, 22 settembre, una bomba a mano aveva ucciso due paracadutisti con la croce uncinata e feritone altrettanti.

D’Acquisto, referente dell’Arma, sarà insignito della medaglia d’oro al valor militare alla memoria (nella foto, particolare, illustrazione raffigurante il sacrificio del giovane militare partenopeo, come riportato a corredo nell’articolo intitolato “L’epopea dei carabinieri”, di Franco Bertarelli, supplemento del settimanale “Oggi”, fascicolo 1 di 4, numero 47 del 22 novembre 1962, anno XVIII), il 25 febbraio 1945, “motu proprio”, dal luogotenente generale del regno d’Italia, Umberto di Savoia.

In Abruzzo, in particolare, la memoria dell’eroico gesto verrà onorata, a Pescara, sotto l’amministrazione del sindaco Alberto Casalini, con il monumento, collocato nell’omonima piazza, nella zona adiacente lo Stadio “Adriatico-Giovanni Cornacchia”, che verrà scoperto il 5 luglio 1981, realizzata dall’artista Vicentino Michetti, originario di Calascio ma pescarese d’adozione.

D’Acquisto, il 25 novembre 1991, sarà elevato dalla Congregazione delle cause dei santi, quale Servo di Dio, primo passaggio del tortuoso iter verso l’ipotetica canonizzazione. Con legge numero 553 del 31 luglio 1959, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica numero 185 del 3 agosto 1959, su richiesta dei deputati della III legislatura verrà assegnata ai genitori la pensione straordinaria quale contributo statuale d’onore al simbolico gesto.