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24 MAGGIO

Oggi, ma nel 1981, a Verona, il duo criminale composto da Wolfgang Abel e Marco Furlan, di ispirazione neonazista, con lo pseudonimo “Ludwig”, presumibilmente davano fuoco alla torretta di Porta San Giorgio e tra le fiamme moriva lo studente Luca Martinotti, di 17 anni, originario di Moncalieri, in quel di Torino. Nel rogo della piccola struttura abbandonata, già vecchia fortificazione asburgica, utilizzata come ricovero da sbandati, drogati e barboni, rimanevano feriti anche Aurelio Angeli, di 18, e Fabrizio Ancona, di 23, che stavano trascorrendo la notte con la vittima. Nonostante la lettera di rivendicazione dell’attentato incendiario che perverrà al quotidiano “La Repubblica”, Abel e Furlan (nella foto, particolare, il primo a sinistra ed il secondo a destra, ritratti con in sovraimpressione la parte ricorrente dei loro comunicati) verranno assolti per il reato del 24 maggio di quel 1981. Quindi l’azione delittuosa non verrà fatta rientrare nella lista del loro percorso da serial killer. Abel, di Dusseldorf, classe 1959, e Furlan, di Padova, del 1960, tra il 1977 ed il 1984 faranno fuori ufficialmente 10 persone, ma ufficiosamente il computo salirà a 15.

Il primo omicidio era datato 25 agosto 1977, verificatosi sempre nella città scaligera, ai danni del senza tetto Guerrino Spinelli, morto poi otto giorni dopo. L’ultimo attacco lo metteranno a segno, il 4 marzo 1984, a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, nella discoteca Melamara, in occasione della festa di Carnevale, quando incendieranno il locale, con 400 ragazzi presenti all’interno. Ma i due criminali verranno catturati proprio in quel frangente.

L’11 febbraio 1991 la Corte di cassazione condannerà, in via definitiva, i due a 27 anni di reclusione. Abel tornerà in libertà il 24 novembre 2016 e Furlan il 12 novembre 2010.