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24 novembre

Oggi, ma nel 2009, a Milano, in piazza Prealpi, Vito Cosco detto “Sergio” e il fratello Carlo rapivano e uccidevano la ex compagna del secondo dei due Lea Garofalo, di 35 anni, già collaboratrice di giustizia, ma fuori dal programma statuale di protezione dal 2006 dopo averne fatto parte dal 2002, come ritorsione per l'impegno di lei a favore della repressione degli affari dei due clan di 'ndrangheta a lei vicini. La donna - che aveva testimoniato raccontando le vicende interne alla faida calabrese tra la sua famiglia di origine e quella del congiunto, provenienti da Petilia Policastro, in quel di Crotone, ma con interessi malavitosi ramificati anche nel capoluogo lombardo - era stata attirata dall’ex convivente con la scusa di dover parlare del futuro della loro figlia Denise.

Quindi, con l’aiuto di Carmine Venturino, di Rosario Curco e di Massimo Sabatino, il corpo senza vita della Garofalo (nella foto, particolare il suo primo piano in uno degli striscioni commemorativi predisposti dall’associazione nazionale contro le mafie “Libera” in occasione del 21 marzo, giornata destinata dall'istituzione alle vittime della criminalità organizzata) veniva trasportato a Monza, nel quartiere San Fruttuoso, e dato alle fiamme per tre giorni, fino alla completa distruzione con residuo di 2mila frammenti ossei che verranno sotterrati. Lea, che verrà insignita della medaglia d’oro al merito civile alla memoria, era già sfuggita ad un primo tentativo di sequestro, da parte di Sabatino, verificatosi il 5 maggio precedente, a Campobasso, dove Lea si era trasferita con la bambina. Il 14 dicembre 2014 Carlo e Vito Cosco, Rosario Curcio e Massimo Sabatino verranno condannati, in via definitiva dalla Corte di cassazione, all’ergastolo.

A Carmine Venturino, invece, toccheranno 25 anni di carcere. Fondamentale, durante il tortuoso iter processuale, sarà il ruolo della figlia di Lea: che coraggiosamente si schiererà contro il padre. Alla triste vicenda - oltre ai due libri che saranno pubblicati da Paolo De Chiara e da Marika Demaria, rispettivamente nel 2012 e nel 2013, per Falco editore di Cosenza il primo e per la casa editrice milanese Melampo il secondo - sarà dedicato anche un film. Sarà il biografico, per il piccolo schermo, del regista Marco Tullio Giordana, intitolato “Lea”, prodotto per la televisione di Stato, che andrà in onda, su Rai 1, il 18 novembre 2015, con l’attrice Vanessa Scalera nel ruolo della malcapitata.