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25 luglio

Oggi, ma nel 1893, nell’istmo di Corinto, striscia di terra tra la penisola del Peloponneso e la Grecia continentale, larga 6,3 chilometri, veniva inaugurato il canale omonimo, lungo 6,343 metri, ampio 24,6. La cerimonia, alla quale partecipava anche la rappresentanza della regia Marina militare italiana, era tenuta con re Giorgio I di Grecia. In realtà il taglio del nastro era in anticipo rispetto alla reale percorribilità del tratto scavato, a causa delle pareti, alte 79 metri, non ancora consolidate, dalle quali piovevano detriti.

La percorrenza vera e propria avrà il via libera all’inizio del novembre successivo. Tecnicamente il lavoro conseguito permetteva di risparmiare 200 chilometri sulla rotta tra il mar Jonio e l’Egeo (nella foto, particolare, le maestranze all’opera). Le operazioni erano cominciate nel 1881, riprendendo addirittura il tentativo, risalente al I secolo dopo Cristo, dell’imperatore romano Nerone.

La fase finale e decisiva di completamento del taglio era avvenuta da parte della compagnia di costruzione ellenica guidata dal banchiere originario di Costantinopoli Andreas Syngros. Che aveva preso le mosse dal prospetto iniziale dell’ingegnere ungherese Bèla Gerster. Inevitabilmente sulla realizzazione aveva pesato l’apertura, in Egitto, del canale di Suez, realizzato dal transalpino Ferdinand de Lesseps, e dall’ingegnere di Fiera di Primiero, in quel di Trento, Luigi Negrelli.