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26 luglio
Oggi, ma nel 1973, ad Hong Kong, veniva proiettato in anteprima il film “I 3 dell’operazione drago”, diretto dal regista Robert Clouse, ultima pellicola dell’artista marziale Bruce Lee, morto, verosimilmente, di edema cerebrale, in circostanze non chiare, a 33 anni, il 20 luglio precedente, proprio nell’ex colonia britannica.
In realtà la data dell’uscita verrà ritenuta erronea poiché il debutto mondiale avverrà il 19 agosto successivo, a Los Angeles, al Grauman’s Chinese Theatre. La controversa vicenda dell’esordio de “I 3 dell’operazione drago”, era legata alla diatriba tra Usa, sede della Warner Bros. di Hollywood e Hong Kong, set delle riprese e base operativa della Concord production, di Lee.
Il lungometraggio, costato l’esorbitante cifra di 850mila dollari, consacrerà il maestro di kung fu (nella foto, particolare, in azione, nel combattimento nella sala degli specchi), di origine cinese, ma nato a San Francisco, in occidente. Quello destinato a diventare un classico con l’ideatore del Jeet Kune Do, arriverà nelle sale del Belpaese il 23 dicembre 1973. Ai botteghini italiani incasserà, in prima visione, 334 milioni di lire. Negli Usa la prima fase d’incasso sarà di 8,5 milioni di dollari.
Precedentemente i successi che avevano spianato la carriera di Lee erano: “Il furore della Cina colpisce ancora”, del 1971, regia di Lo Wei e Chia-hsiang Wu; “Dalla Cina con furore”, del 1972, di Lo Wei; “L’urlo di Chen terrorizza anche l’occidente”, del 1972, con Lee anche dietro la macchina da presa. Uscirà postumo “L’ultimo combattimento di Chen”, nel 1978, sempre per la regia di Clouse, con materiale girato da Lee nel ’72, che, verrà ricordato per il combattimento con l’iconica tuta gialla con le bande nere, in seguito ripresa, a titolo di omaggio, dal regista Quentin Tarantino in “Kill Bill: volume 1”, del 2003.