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27 settembre

Oggi, ma nel 1969, sul lago Berryessa, in quella che diverrà “Zodiac Island”, nella contea autonoma di Napa, il killer seriale nominato “Zodiac” attaccava Bryan Calvin Hartnell, di 20 anni e Cecilia Hann Shepard, di 22, a colpi di coltello, e Cecilia morirà, due giorni dopo, nel locale Queen of the Valley Hospital.

Era il terzo di quattro agguati mortali messi a segno dal criminale ritenuto tra i più enigmatici non solo degli States, ma più in generale a livello internazionale. L’omicida non verrà mai identificato realmente e quindi non ci sarà un colpevole assicurato alla giustizia. Gli verranno attribuiti altri cinque casi, per i quali, tuttavia, non ci saranno prove certe.

Le lettere ed i messaggi criptati (nella foto, particolare, quello vergato sulla portiera dell’auto del sopravvissuto Hartnell), veri o presunti, indirizzati alle forze dell’ordine e a i mezzi d’informazione, in senso sfida, desteranno enorme scalpore.

Tra i sospettati vi saranno: Arthur Leigh Allen, Earl Van Best, Guy Ward Hendrickson, Gary Francis Poste e Joseph alias Giuseppe “Joe” Bevilacqua. Quest’ultimo, in particolare, sarà legato all’inchiesta condotta per proprio conto, dal giornalista italiano Francesco Amicone, milanese di origine abruzzese, di Loreto Aprutino, figlio di Luigi, fondatore e direttore del settimanale “Tempi”, nel 1994, cronista di riferimento del movimento cattolico Comunione e liberazione, morto a Monza il 19 ottobre 2021.

Amicone junior svilupperà, sul quotidiano "Libero" e sul blog “Ostello volante”, la teoria secondo la quale Bevilacqua sarebbe potuto essere non solo “Zodiac”, ma anche l'assassino denominato “Mostro di Firenze”, presunto autore di otto duplici delitti, ai danni di coppiette, non solo italiane, nel comprensorio fiorentino, tra il 1968 e il 1985. Stando alla ricostruzione effettuata da Francesco Amicone, a cominciare dal 2017, Bevilacqua sarebbe stato “Ulisse”, lo statunitense al quale Mario Vanni, tra i “compagni di merenda” di Pietro Pacciani, attribuirà le colpe dell’agire criminoso.