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28 settembre

Oggi, ma nel 1995, in tutta Italia, veniva pubblicato dall’etichetta discografica Columbia Records, di New York, l’album “Io sono qui” del cantautore romano Claudio Baglioni, di 44 anni, a 5 anni di distanza dall’uscita di “Oltre”, raccolta che aveva consacrato l’artista di “Questo piccolo grande amore” quale protagonista di rilievo della scena musicale del Belpaese.

Il quotidiano torinese “La Stampa”, nell’edizione del 21 novembre ’96, a firma Marinella Venegoni, riporterà il fatto che il tour annovererà 70 date, pari a 600mila spettatori, e il pezzo si intitolerà, non a caso, “Torna la maglietta fina”. Il singolo che dava il titolo alla compilation, “Io sono qui”, era stato messo in commercio il 15 settembre precedente. Nel giorno fatidico per l’album (nella foto, particolare, il compact disc e il booklet allegato), quel 28 settembre 1995, Baglioni presentava il suo lavoro, a sorpresa, ai Piani di Castelluccio, nel territorio comunale di Norcia e di Castelsantangelo sul Nera, nel versante umbro dei Monti Sibillini. Località nella quale era stato già girato il videoclip di promozione. Ma i suoi estimatori erano a conoscenza dell’evento, quindi si presentavano in gran numero, così da assicurare un pubblico di tutto rispetto.

L’esibizione, che avrà il prosieguo anche ad Assisi durante la marcia della pace, avrà l’exploit finale, il 30 settembre, sul lungomare di Ostia. Il 31 dicembre successivo, l’album chiuderà la classifica nazionale in settima posizione. Si piazzerà alle spalle di: “Spirito divino”, di “Zucchero” Fornaciari, al numero uno; “Non calpestare i fiori nel deserto”, di Pino Daniele, al due; “Destinazione paradiso”, di Gianluca Grignani, al tre; “Le ragazze”, dei Neri per caso, al quattro; “Greatest hits 1985-1995, di Michael Bolton, al cinque; “Prendilo tu questo frutto amaro”, di Antonello Venditti, al sei.